Pubblichiamo un articolo di Donato Mauro, Consigliere comunale di Bracciano
La pandemia da Covid 19 e la conseguente gravissima e perdurante crisi economica hanno messo a nudo brutalmente gli evidenti limiti del sindaco nel gestire la cosa pubblica.
I piccoli imprenditori, gli artigiani i cittadini e le famiglie in difficoltà si aspettavano interventi immediati e un piano dettagliato e concreto per la ripartenza e si trovano dopo circa quattro mesi di chiusura in condizioni difficilissime.
Eppure i soldi ci sono, sono stati stanziati dal governo, dalla Regione lazio e dallo stesso Comune ,ma non si è ancora visto quasi niente.La somma di fondi erogati a vario titolo supera il mezzo milione di euro ma la evidente incapacità di gestione ne sta ritardando drammaticamente la effettiva erogazione.Così come non sono riusciti a semplificare e velocizzare la concessione di spazio pubblico chiesta dai bar e ristoranti.
Per quanto riguarda i fondi comunali pari a 242 mila euro ,abbiamo ripetutamente segnalato al necessità di integrarli facendola finita con consulenze, affidamenti diretti, onerosi e inutili.nonché con lavori molto costosi che non costituiscono le priorità della comunità.
Perché ho definito la politica del sindaco vecchia e dannosa.
Il sindaco ha frequentato per molto tempo il palazzo comunale ,in maggioranza e in minoranza .
Da assessore competente nel controllo della gestione iniziale e già deficitaria della Bracciano Ambiente, che successivamente ha fatto inopinatamente fallire ,come riportato nella decisione del giudice fallimentare.
Ha esercitato il ruolo di consigliere di minoranza effettuando esposti e denunce che hanno colpito economicamente e moralmente amministratori e famiglie.I relativi procedimenti giudiziari stanno via via concludendosi con assoluzioni che restituiscono la dignità agli accusati ma che non guariscono ferite indelebili soprattutto nei minori che hanno vissuto le perquisizioni delle loro case come se si trattasse di boss mafiosi.
Comunque, a mio parere, il sindaco due risultati li ha ottenuti: sfruttando la rabbia dei cittadini che avevano creduto al” ripristino della legalità” è stato eletto e creando un clima di fazioni contrapposte ha inciso molto negativamente sulla coesione della nostra comunità.
Con riferimento al ripristino della legalità, i braccianesi hanno dovuto apprendere che gli atti amministrativi riguardanti alcuni appalti per l’asfaltatura delle strade e la certificazione urbanistica della Lobbra sono stati dichiarati illegittimi dalla Regione Lazio e dall’Autorità nazionale anti corruzione.
Ora sono passati 4 anni e avvicinandosi la data delle prossime elezioni comunali ha pensato bene di porre in essere la classica serie di interventi pre elettorali che in letteratura vengono chiamati “mancette e marchette”.
Lo sport, la cultura , il centro storico, il lungolago, l’incuria generalizzata e le fragilità sociali sono state dimenticate per tutti e quattro gli anni?
La politica non può essere completamente staccata dalla morale nella sua accezione più ampia né dalla realtà e soprattutto non raccontare balle.
Sembra giunto proprio il momento di fare qualcosa che possa servire a illudere chi ancora non abbia ben capito il danno procurato ai cittadini di Bracciano.
Molte persone per bene ci hanno chiesto di soprassedere alle divergenze politiche e dare tutti il proprio contributo per contenere i riflessi negativi della crisi e aiutare la ripartenza.
Accogliendo tale invito noi della minoranza abbiamo chiesto ripetutamente un tavolo di confronto per la gestione trasparente dell’emergenza sanitaria e la crisi economica.
A tale confronto il sindaco e i consiglieri di maggioranza si sono sempre sottratti e credo che sia il solo caso nel mondo ,tranne nei regimi dittatoriali.
Abbiamo quindi tentato con proposte di emendamenti ,mozioni e interventi in consiglio, risultati ZERO.
Sono stati bocciati:
- l’emendamento riguardante gli aiuti alle famiglie in difficoltà che prevedeva l’aumento da 1000 a 1000 e 500 ;
- la mozione sulla Tari per togliere ai negozianti la quota variabile e sospenderla per i 3 mesi di chiusure forzata e agevolare le famiglie disagiate;
- mancata delibera riguardante il pagamento dell’ Imu che ha messo in serie difficoltà i cittadini.
- la proposta di utilizzare con estrema urgenza superando le lungaggini burocratiche tutti i fondi disponibili a favore del sostegno al commercio, al turismo e alle famiglie in difficoltà.
L’emergenza Covid 19 sembra al momento superata, soprattutto grazie all’esemplare comportamento della stragrande maggioranza dei cittadini.Il tavolo di confronto, da noi richiesto e rifiutato, ha anche lo scopo di monitorare il necessario rafforzamento della struttura sanitaria e dei presidi a tutela della salute dei cittadini nella malaugurata ipotesi di un ritorno del contagio.
In sintesi, la l’azione del sindaco denuncia la mancanza di un orizzonte politico non solo ideale e nemmeno realistico, non si ha idea di quali siano i suoi punti identificativi e valoriali.
Basta distruggere è tempo di ricostruire la comunità di Bracciano mediante un progetto condiviso e concreto.
Donato Mauro