18 Luglio, 2024
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parco: permane grave il problema dell’eccessiva presenza dei cinghiali

Pubblichiamo un comunicato del parco sul problema dei cinghiali

PARCO REGIONALE BRACCIANO MARTIGNANO

 Comunicato contenimento cinghiali – 17.06.2020

Il problema dell’eccessiva presenza dei cinghiali, sempre più spesso presente nelle cronache locali e non solo, in molte parti d’Italia, resta inevitabilmente uno dei temi in cima all’agenda del Parco. L’emergenza Coronavirus ha reso ancor più evidente la problematica, da un lato perché le ordinanze regionali hanno imposto l’interruzione delle attività di controllo numerico ormai da quasi tre mesi, dall’altra perché il cinghiale, come molte altre specie, ha incontrato meno disturbi antropici avvicinandosi con più frequenza e con una certa disinvoltura nei centri abitati.

Negli ultimi 4 anni il Parco ha catturato (e trasferito in fondi chiusi, esterni dall’Area Protetta) 823 esemplari: l’aumento della presenza dei cinghiali osservata in questo periodo di interruzione forzata delle catture ha mostrato, se mai ce ne fosse bisogno, quanto le attività di prevenzione siano importanti, seppur non risolutive, nel contenimento della specie e dei danni da essa causati, soprattutto all’agricoltura e alla sicurezza stradale, senza dimenticare gli impatti negativi sulla biodiversità. Questo aspetto infatti impone una rinnovata attenzione e la necessaria implementazione di tutte le azioni possibili anche al fine di mitigare gli squilibri ecologici.

I danni più rilevanti rimangono infatti quelli alle colture agricole: come già condiviso con le aziende del territorio, in attesa di ultimare l’attuazione di tutte le misure previste dalla normativa Covid-19 propedeutiche alla ripresa delle catture, il Parco ha sfruttato questa pausa forzata per dotarsi di ulteriori e nuovi strumenti utili ad implementare l’attività di contenimento dei cinghiali, prevedendo al contempo un maggior coinvolgimento degli operatori delle aziende nella fase operativa di cattura secondo Modalità condivise con Regione e ASL. Grazie a questa rinnovata sinergia con gli agricoltori, nelle prossime settimane verranno avviati specifici corsi per implementare i coadiuvanti al Piano di controllo.

Un discorso a parte meritano i centri abitati: per motivi di competenza territoriale, essendo quasi tutti interamente al di fuori dei confini dell’Area Protetta, nei nuclei principali dei centri abitati dei comuni del Parco l’attività di contenimento dei cinghiali può essere realizzata esclusivamente dai Comuni stessi, eventualmente in collaborazione con Provincia o Città Metropolitana.

Proprio in quest’ottica, il 15 giugno si è tenuto un incontro presso il Comune di Trevignano con la presenza dei rappresentanti del Comune, del Corpo di Polizia della Città metropolitana di Roma Capitale, della ASL RM4, del Presidente e del Direttore del Parco.

Ai sensi della normativa vigente, l’Ente Parco interviene esclusivamente per ricomporre gli squilibri ecologici nel territorio dell’Area Protetta e non ha alcuna competenza per l’incolumità pubblica. Tuttavia, tenuto conto di questa situazione emergenziale, si è condiviso che l’Ente Parco possa fornire la sua collaborazione e il supporto tecnico necessario al Comune per la predisposizione di un piano di contenimento del cinghiale nei territori comunali esterni dell’areale del Parco; sarà cura poi del Comune attuarne le fasi operative, anche con l’ausilio delle strutture fornite dall’Ente.

Oltre a promuovere una rinnovata sinergia tra gli enti per il controllo numerico della specie al fine di predisporre un protocollo operativo condiviso, l’Ente Parco sta avviando anche una campagna informativa per i cittadini al fine di incentivare l’adozione delle norme di comportamento necessarie.

Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano
Uff.Comunicazione

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