L’Inno italiano prima della finale di Coppa Italia è stato affidato a Sergio Sylvestre, cantante statunitense classe ’90 vincitore del talent show Amici di Maria De Filippi, quindicesima edizione, da tempo in italia, innamorato del nostro Paese.
Deve essere stato veramente difficile cantare, in uno stadio vuoto, l’inno d’Italia nella capitale d’Italia, prima di una finale di Coppa Italia. Si assegnava il primo trofeo dopo la lunga pausa per il Covid. Un tentativo di ritorno alla normalità in diretta televisiva. Eppure la calda e possente voce di un giovane cantante era riuscita a interrompere quel macabro silenzio che sarebbe continuato per tutto il seguito della partita, rotto da qualche urlo isolato e dal rumore che provoca un pallone di periferia. Poi quella portentosa voce è stata raggiunta da un forte senso di tristezza che ha sempre il sopravvento nelle persone sensibili. Una breve pausa ha trasformato il massiccio corpo del giovane cantante, pur già presente a un festival di Sanremo e a una vincente edizione di “Amici”, in un esile bambino alla prova della sua prima recita scolastica. Tu chiamale, se vuoi, emozioni!
Come pessima consuetudine da ieri sera facebook è stato inondato da pesanti insulti nei confronti di questo giovane cantante statunitense di colore che vive ormai in Italia da molti anni. Ha avuto “la colpa” di essersi fermato a circa metà dell’esecuzione per (sua dichiarazione) la tristezza che provava in quel momento. Come sempre per qualcuno “pietà l’è morta”
Lorenzo Avincola