Il premier Conte verrà sentito dalla Commissione d’inchiesta in serata. Il 1 luglio incontro tra le Procure di Roma e del Cairo
Sul caso di Giulio Regeni l’Italia chiede all’Egitto la verità e che i responsabili della morte del ricercatore siano assicurati alla giustizia: i rapporti bilaterali tra i nostri Paesi non possono prescinderne. Lo sottolinea il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una lettera al suo omologo egiziano di cui danno notizia Repubblica e Stampa. Roma si aspetta un segnale forte, evidenzia Di Maio, che si dice convinto che l’incontro del primo luglio tra la Procura italiana e quella egiziana possa aprire “uno spazio importante per una iniziativa politica del governo che sia forte e autorevole”.
“Ho mandato una lettera al ministro degli Esteri egiziano Shoukry ribadendo che serve un efficace segnale di svolta sul caso di Giulio Regeni. Bisogna far luce definitivamente sulla morte di Giulio perché il tempo dell’attesa è finito”. Scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook aggiungendo che “le ombre sulla morte di Giulio rappresentano per tutti noi una ferita ancora aperta, che va rimarginata al più presto. Comprendo il dolore della famiglia, hanno tutto il diritto di chiedere con forza delle risposte ed è inaccettabile che ad oggi queste risposte ancora non siano arrivate”.
E sempre sulla morte di Gulio Regeni, il Presidente del consiglio Giuseppe Conte sarà sentito in serata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta. L’audizione è in programma alle 22 a San Macuto. “Ringrazio il Presidente del consiglio per la risposta immediata in un momento cosi delicato”, ha detto il presidente della commissione d’inchiesta Erasmo Palazzotto.
(Ansa)