I giudici di palazzo Spada hanno sospeso la realizzazione della discarica di Monte Carnevale: “Ora l’udienza decisiva al Tar”
La costruzione della discarica di Monte Carnevale si ferma di nuovo. Il consiglio di stato, accogliendo il ricorso del comitato Valle Galeria Libera, ha sospeso con ordinanza l’autorizzazione integrata ambientale concessa il 27 dicembre scorso dalla Regione alla New Green Roma per costruire nell’ex cava di fronte all’ex discarica di Malagrotta un impianto di smaltimento di rifiuti inerti. Un atto che non solo comporta l’immediato stop ai lavori, ma rappresenta anche un ostacolo al progetto della società partecipata a maggioranza dalla Mad di Valter Lozza (che già possiede due delle tre discariche di rifiuti urbani in funzione nel Lazio) di realizzare in quell’invaso la discarica dei rifiuti di roma per 1,4 milioni di tonnellate.
La Ngr aveva cominciato i lavori (già sospesi a marzo dopo che il Tar aveva inizialmente sospeso l’autorizzazione regionale per poi revocare poco dopo la sospensiva)
per preparare la discarica di rifiuti speciali derivanti dal trattamento degli urbani approfittando proprio dell’aia ottenuta per costruire la discarica di inerti e fanghi. Oltre alla nuova sospensione dei lavori, il consiglio di stato ha rinviato la causa al tar lazio per la discussione in un’udienza di merito, che si svolgerà a breve.
I giudici di palazzo Spada si sono espressi proprio mentre in Regione è in corso la conferenza dei servizi che dovrà decidere se sottoporre a valutazione di impatto ambientale il primo stralcio del progetto della diacarica di rifiuti urbani presentato da Ngr, per due lotti da 75mila mq totali su una complessiva estensione di oltre 1,4 milioni (capping escluso). Ora sarà di nuovo il Tar, a cui il Consiglio di Stato ha chiesto di fissare al più presto un’udienza per risolvere una volta per tutte la controversia, a decidere su Malagrotta 2.
(La Repubblica)