I contagi all’istituto religioso Teresianum a Porta San Pancrazio non si fermano ai quattro rilevati domenica.
Due degli otto casi riscontrati nelle ultime 24 ore, tutti a Roma e provincia, sono riferibili a questa struttura. Si tratta di un giardiniere, residente nella Asl Roma 1, e di una suora, che abita nel territorio della Asl Roma 3. Nessuno può entrare o uscire dall’istituto senza l’autorizzazione della Asl.
Il focolaio del San Raffaele ancora genera contagi con un infermiere trovato positivo nella Asl Roma 1. La clinica alla Pisana raggiunge così un totale di 119 casi e sei decessi.
Ancora. E’ stato ricoverato al policlinico Umberto I un paziente proveniente da Dacca, in Bangladesh, che riferisce di essere stato sintomatico già alla partenza. Nella Asl Roma 4, a Civitavecchia, sono stati individuati due casi positivi in sede di pre-ospedalizzazione, mentre nella Asl Roma 6, Albano Laziale, un positivo è stato segnalato al Pronto soccorso e trasferito poi al Policlinico Umberto I.
A Latina la Asl considera chiusi i cluster di Priverno e della Rsa San Michele. Ad oggi nel Lazio i positivi sono 945, i deceduti 830, i guariti 6.250, mentre sale a 8.025 il totale dei casi esaminati.
Scendono drasticamente le terapie intensive occupate per il Covid-19 in tutto il Lazio: da 39 di domenica a 23 di oggi, lunedì, 16 in meno. “Una riduzione importante che rappresenta più del 70% dell’intero decremento nazionale. Si riducono anche di 46 unità i ricoverati con sintomi, così come si riduce anche complessivamente il totale degli attuali positivi che passa da 991 a 945 unità”, osserva l’assessore regionale alla Sanità Alessio d’Amato.
(La Repubblica)