Carica alleggerimento in attesa dell’arrivo del leader della Lega
Carica di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine per disperdere gli attivisti che attendevano l’arrivo di Matteo Salvini a Mondragone, in un clima di crescente tensione.
I manifestanti avevano circondato poco prima una auto blu, credendo che all’interno ci fosse il leader della Lega, colpendola con calci e pugni.
Dopo lo striscione “pro” Salvini, dallo stesso stabile dei palazzi ex Cirio, quello abitato da italiani, spuntano anche scritte contro il leader della Lega, oggi nella cittadina del litorale casertano, e si fermerà proprio ai palazzi dove è in vigore la mini zona rossa per l’emersione di 43 casi di Coronavirus, in particolare nella comunità bulgara.
“Salvini non sei il benvenuto” e “Salvini torna nella fogna”
è scritto su striscioni affissi ad un balcone al penultimo piano; segno che tra gli stessi italiani non c’è unanimità di vedute sulla visita di Salvini. Intanto un gruppo di cittadini mondragonesi ha predisposto una petizione da inviare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in cui si chiede “di liberare i palazzi ex Cirio dal degrado”. La petizione ha raggiunto oltre 400 firme in due giorni.
“Salvini sciacallo, Mondragone non è una passarella” è lo striscione srotolato da alcune decine di attivisti del comitato “Mondragone non si lega” nella rotonda di via Domitiana, fronte ai palazzi ex Cirio, mini zona rossa nel comune casertano, dove è atteso l’ arrivo del leader leghista Matteo Salvini. “Salvini – spiega un militante di Resistenza Democratica – non è un personaggio gradito, e qui non è il benvenuto”.
(Ansa)