A giugno -18,9% con un rimbalzo congiunturale del 3,9%. Lo calcola il Centro studi di Confindustria
Nel secondo trimestre “si accentua la caduta dell’attività”, con un calo del 21,6% della produzione industriale dopo il -8,4% registrato nei primi tre mesi dell’anno. Lo calcola il Centro studi di Confindustria rilevando una diminuzione della produzione industriale del 18,9% in giugno rispetto allo stesso mese del 2019 ed un rimbalzo rispetto al mese precedente del +3,9%. Dati che arrivano dopo l’andamento a maggio che ha visto una flessione tendenziale del 29,1% ed in termini congiunturali un recupero del +32,1% . “Nei due mesi di rilevazione l’attività registra un recupero dai minimi toccati in aprile, seppure rispetto a un anno fa la diminuzione risulti ancora particolarmente profonda”, indicano gli economisti di via dell’Astronomia.
Pesano ancora diversi fattori:
l’export è frenato dall’emergenza virus in Paesi come gli Usa ed il Sud America, sui consumi interni incide la paura per il rischio di un peggioramento dei contagi dopo l’estate che frena consumi ed investimenti. Mentre i timori sulle occupazione spingono le famiglie a risparmiare di più. “In questa fase – avvertono gli economisti di via dell’Astronomia – la fiducia di imprese e famiglie rappresenta il fattore determinante per la ripartenza.
In assenza di un miglioramento delle condizioni interne e internazionali che alimentano tale fiducia, l’efficacia delle politiche di sostegno alla domanda rischia di essere molto limitata e di aumentare ulteriormente il risparmio, vanificando in parte gli sforzi fatti finora”.
(Ansa)