L’obiettivo da raggiungere è scolpito nel nome: Rilancio.
Al termine il link ad una spiegazione sintetica ma dettagliata
Il decreto approvato dal governo a maggio contiene una serie di misure per supportare imprese e famiglie colpite dall’emergenza Coronavirus, ma anche stimolare la ripartenza dell’Italia.
Una ‘super-manovra’, visto che il provvedimento vale 55 miliardi di euro (solo considerando l’impatto sull’indebitamento netto): si va dai 15 per le aziende agli oltre 3 per la sanità, fino ai 2 per la ripresa del settore turistico.
Il decreto, in realtà, di miliardi ne muove 155 come chiarito dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Uno degli interventi più attesi – e richiesti, prima dell’approvazione del decreto – riguarda il fondo perduto. L’Agenzia delle entrate ha fornito istruzioni, guida e modulo per richiedere il bonus dedicato a imprese, commercianti e artigiani. Il contributo (dai mille euro per le persone fisiche ai 2mila per le società) consiste nell’erogazione di una somma di denaro senza obbligo di restituzione. Spetta ai titolari di partita e c’è tempo fino al 13 agosto (termine posticipato al 24 se il richiedente sia un erede che continua l’attività per conto di un soggetto deceduto). I primi bonifici sono partiti e al 24 giugno sono già 900mila le domande arrivate. Per una misura invocata a gran voce in particolare dal commercio, settore che al momento è in cima alla classifica delle istanze.
Il decreto Rilancio ha disposto anche l’esenzione dal versamento del saldo dell’Irap dovuta per il 2019 e della prima rata, pari al 40%, dell’acconto 2020 per le imprese e per i lavoratori autonomi con ricavi non superiori a 250 milioni di euro.
E ancora: a imprese e professionisti che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, spetta un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione. Prevista, per i liberi professionisti e i collaboratori coordinati continuativi già beneficiari a marzo dell’indennità di 600 euro, l’erogazione automatica da parte dell’Inps di un bonus dello stesso importo anche per aprile. Ai liberi professionisti titolari di partita Iva e iscritti alla gestione separata dell’Inps, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, è invece riconosciuta un’indennità per il mese di maggio di mille euro. Un altro intervento fondamentale riguarda il Reddito di emergenza (Rem) per le famiglie in difficoltà: l’Inps, per il mese di maggio, eroga il Rem in due quote da 400 euro (domande entro il 31 luglio). In generale, gli interventi per le famiglie rafforzano quanto già previsto dal decreto ‘Cura Italia’. Con particolare attenzione ai genitori lavoratori, anche con un voucher mensile fino a 1.200 euro per servizi di baby sitting. Indennità di 500 euro per due mesi in favore dei lavoratori domestici che al 23 febbraio avevano in essere un contratto di lavoro. Tra le altre agevolazioni spicca il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro o per l’acquisto di dispositivi di protezione. Una delle misure che ha catalizzato più interesse è il ’superbonus’ per gli interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico delle abitazioni, con un risparmio fiscale del 110%. La novità consiste nella possibilità di cedere il credito fiscale, oltre che all’impresa, anche a soggetti terzi, come le banche. Infine il bonus vacanze: incentivi fino a 500 euro per le famiglie con tre o più componenti, sotto forma di credito di imposta (se l’Isee non è superiore a 40mila euro), per chi trascorrerà le vacanze in Italia.
sintesi completa. questo è il link:
http://speciali.ilrestodelcarlino.it/web/speciale-rilancio/
(Il Resto del Carlino)