Tondinelli avrebbe disposto la chiusura del centro storico di cui i cittadini sono venuti a conoscenza per caso vedendo alcune transenne nei pressi della Sentinella.
Il Sindaco ha affermato di avere preso questa decisione visto il risultato di un fantomatico referendum.Gli sfugge che un referendum consultivo per essere valido deve essere svolto con regole precise,ma come in altri casi dimostra di essere allergico al rispetto delle norme.
Il tema della chiusura del centro storico ha rappresentato da sempre un argomento meritevole della massima attenzione.
lo si trova anche nel mio programma elettorale e in quello di altri candidati, con tutti i provvedimenti da attuare prima di chiudere al traffico automobilistico la parte storica di Bracciano.
Innanzitutto non si può transigere dal rendere partecipi tutti i cittadini, sentiti prioritariamente residenti e abitanti nel rione Monti, con riunioni ad hoc per condividere le modalità di gestione della nuova realtà che si sarebbe venuta a creare.
In secondo luogo sarebbe stato indispensabile realizzare un parcheggio ,c’è nel mio progetto e di altri , adeguato e vicino in modo da non penalizzare in modo inaccettabile i residenti.
Ricordo che Tondinelli ha impedito la elezione dei Presidenti di quartiere proprio perché ha il terrore di confrontarsi con i concittadini tanto che ha fatto di tutto per non farli partecipare alle commissioni consultive come invece prevede lo Statuto Comunale.
Ora la chiusura del Centro storico cosa comporterà?
I residenti saranno costretti a una vita complicatissima anche solo per fare la spesa ,per non parlare dei disagi a cui andranno incontro le persone anziane e con disabilità, le mamme con bambini piccoli ecc.
Sono previsti limitati orari di apertura con i quali il Sindaco intende condizionare pesantemente la vita delle persone,
ritenendo di avere la facoltà di imporre la sua idea totalmente irrazionale e dannosa per tutti i braccianesi,
I residenti ,secondo una sua balzana valutazione,dovrebbero parcheggiare non si sa dove o meglio avrebbe indicato lo spazio della Praterina e il parcheggio al lago.
Forse è molto tempo che non esce dal palazzo e non sa che quello spazio risulta molto ridotto per la presenza storica del “cocomeraro”e di un altro stand di frutta e verdura,entrambi molto apprezzati .Inoltre la parte rimanente è permanentemente occupata e non sarebbe comunque sufficiente.
La balzana opzione” parcheggio al lago” è improponibile per i disagi insopportabili che ne deriverebbero.
La chiusura del centro storico con queste modalità volute dal Sindaco appare come un violento atto d’imperio nei confronti dei residenti che già devono subire gravi disagi e pesanti conseguenze a causa delle intemperanze di chi frequenta la “movida” notturna.
La situazione rischia di sfuggire al controllo.L’organico della Polizia locale ,come abbiamo segnalato più volte,è largamente insufficiente e non riusciamo a comprendere perché non sia stato assunto altro personale,stante la possibilità garantita dai provvedimenti governativi.
Agli abitanti del rione Monti deve essere garantita la possibilità di raggiungere le proprie abitazioni con le auto o moto e di parcheggiare a una distanza ragionevole .
L’eventuale conferma della chiusura si rifletterebbe illegittimamente sulla loro libertà e inciderebbe molto negativamente sul loro lavoro e sulla loro salute.
Ci sarebbero anche effetti sul piano economico e il pesante deprezzamento degli immobili derivante dal notevole abbassamento della qualità della vita
I cittadini sanno bene quante spese hanno dovuto affrontare per ristrutturare le proprie abitazioni per rispettare i vincoli urbanistici e dei beni culturali.
Il sindaco può e deve sospendere ogni attuazione della chiusura del centro storico.
In attesa di riaffrontare razionalmente la questione occorre almeno ripristinare la funzionalità del ponte caduto,realizzare un parcheggio adeguato per capienza e vicinanza e riparare le strade del centro che sono state abbandonate a loro stesse con numerose buche ed evidente incuria .
I lavori devono essere conseguenti ad una progettualità coerente con la visione dello sviluppo del nostro paese.
Invitiamo e sollecitiamo ancora una volta Tondinelli a rimediare almeno in parte ai macroscopici errori commessi sotto il profilo sociale,urbanistico ,dello sport e della cultura prima della conclusione della sua esperienza di Sindaco.
Donato Mauro