Purtroppo questo aumento del numero di contagiati era abbastanza prevedibile: abbiamo visto troppi assembramenti inconsulti, troppe persone hanno reagito allo sblocco del lock down come se tutto fosse passato e si potesse tornare a comportarsi “normalmente”.
Purtroppo non è così, il virus non è sparito, anche se in questo periodo sembra che la sua aggressività sia diminuita sensibilmente. Occorre abituarsi a conviverci, adottando misure semplici ma efficaci: costa veramente poco, saremo tutti più tranquilli garantendo la salute nostra e di tutti quelli con cui verremo in contatto.
Anche nel nostro territorio, così bello e ricco di attrattive turistiche, ne abbiamo viste di tutti i colori: ATTENZIONE!
Riprendiamo la piena consapevolezza del rischio che ancora persiste e richiede semplici precauzioni: per la salute di tutti noi, ma anche per non compromettere le attività – finalmente riprese – dei tanti esercizi commerciali, bar, ristoranti che, in caso di individuazione di casi positivi, verrebbero immediatamente chiusi di nuovo. (L’agone)
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Coronavirus, giornata nera per Roma e il Lazio:
un decesso e triplicati i casi positivi, sono in totale 31, di cui 14 nella Capitale. Continuano a esserci persone che risultano infette dopo essere tornate da viaggi in paesi extra Europei. In particolare due sono funzionari italiani delle Nazioni unite rientrati dalla Somalia. C’è anche un ventcinquenne arrivato dal Bangladesh e una ragazza peruviana, in provincia di Frosinone, che però ha rispettato le regole dell’isolamento domiciliare.
Ma ci sono anche numerosi contagiati dalla circolazione del virus locale:
a Zagarolo una famiglia di quattro persone è positiva, aveva ospitato i due ragazzini (5 e 14 anni) che sulla Casilina erano stati in un campo estivo e in un ristorante a una cena scolastica. Secondo i primi riscontri nessun contagio risulta sia al ristorante, sia al centro estivo e dunque il contagio dovrebbe essere partito dalla famiglia di Zagarolo.
Spiega l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato:
«L’aumento dei contagi deriva principalmente dai casi di importazione e da un abbassamento del livello di attenzione. Sono 10 i casi relativi ad attività di screening pre-ricovero ospedaliero. Lo dico da giorni: vi è un calo di tensione e questo produce inevitabilmente un aumento dei casi e registriamo un abbassamento anche dell’età dei contagi. C’è bisogno per chi arriva da zone ad alta incidenza di circolazione del virus che sia posto in isolamento per evitare che le regole extra Schengen vengano aggirate con gli scali intermedi».
Più nel dettagllio recita il bollettino regionale:
«Nella Asl Roma 1 dei due casi odierni uno si registra in fase di pre-ospedalizzazione al San Camillo e uno al COVID Hospital Columbus. Nella Asl Roma 2 si registrano 6 casi e di questi cinque sono riferiti ad un unico link familiare già noto e posto in isolamento domiciliare, un ulteriore caso riguarda un bambino di un paziente deceduto dell’IRCCS San Raffale Pisana. Nella Asl Roma 3 sono 6 i casi odierni e di questi due sono dipendenti del World Food Program di rientro dalla Somalia segnalati da un medico delle Nazioni Unite. Un ulteriore caso positivo di rientro da Brescia, dove era stato per motivi sanitari. Nella Asl Roma 4 si registrano 4 nuovi casi e di questi uno in fase di pre-ospedalizzazione al San Camillo di Roma e due casi di due donne in accesso al Pronto soccorso di Civitavecchia. Si registra anche un decesso di un uomo di 74 anni di Capena.
Nella Asl Roma 5 dei sei nuovi casi quattro sono riferiti ad un cluster familiare di Zagarolo, un famiglia possibile caso indice dei casi dei due fratellini del centro estivo e della cena scolastica sulla Casilina. La famiglia, che ha ospitato i due fratelli risultati positivi, è stata posta in isolamento domiciliare. Un ulteriore caso riguarda una ragazza ricoverata al Policlinico Umberto I. Nella Asl Roma 6 dei 5 nuovi casi positivi due casi già isolati a domicilio hanno un link con il cluster familiare di Anzio-Ardea; un caso positivo di importazione di un ragazzo di nazionalità del Bangladesh di ritorno da Dacca è risultato positivo ed è stato posto in isolamento domiciliare, il volo era uno di quelli già attenzionati e su cui si era avviato un contact tracing internazionale. Sempre nella Asl Roma 6 un bambino di un mese a Ciampino è risultato positivo ed è stato trasferito all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. I genitori sono risultati negativi al tampone e si sta svolgendo l’indagine epidemiologica sui contatti stretti».
(Il Mattino)