“Oggi è una giornata importante. Nella settimana di confronto agli Stati generali è stato corale l’appello a far correre il Paese. Questa riforma è un trampolino di lancio di cui l’Italia ha bisogno per il rilancio del Paese”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di presentazione del dl semplificazioni.
Sullo scostamento di bilancio, ha precisato, “stiamo ragionando col Mef e gli altri ministri: ragionevolmente dovremo farlo prima che gli italiani vadano in vacanza agostana. Fateci riprendere, siamo andati a dormire alle 5, ma siamo già al lavoro sullo scostamento, il prossimo decreto e altre misure”.
“L’intesa è tecnica – ha poi spiegato – sul piano politico abbiamo lavorato tanto. Abbiamo fatto alcune modifiche, ma (a proposito dei tempi di pubblicazione in Gazzetta del dl, ndr) abbiamo bisogno di qualche giorno per la versione finale”.
Conte non ha nascosto, poi, la sua preoccupazione per il calo della produzione registrato durante il lockdown. “Purtroppo – ha ammesso – si tratta di un calo significativo che avevamo previsto e tutti gli istituti accreditati avevano previsto. Ma non dobbiamo lasciarci spaventare dal calo del Pil. Il problema è la capacità del Paese di dare un colpo di reni e affrontare questo rilancio”.
“Ieri in Consiglio dei ministri – ha aggiunto – abbiamo approvato l’elenco di 130 opere strategiche Italia veloce individuate specificamente dal Mit, a queste aggiungiamo quelle per Cortina e quelle di competenza di altri ministeri, sanità, carceri, polizia”.
“Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti. Non serve necessariamente un commissario per le procedure, ma prevediamo che in casi complessi sia possibile nominare dei commissari sulla scia di Expo e del ponte di Genova“.
A proposito dell’annoso dibattito sul Ponte di Messina, Conte ha tagliato corto: “Non ci sono novità, siamo concentrati sulle opere a terra”. “Demoliamo e ricostruiamo il ponte sullo Scrivia”, ha annunciato. “Il dossier Ilva va avanti con gli obiettivi prefissati, quello Alitalia è sbloccato, camminerà sulle sue gambe”, ha fatto sapere.
“Aspi è un dossier che non siamo ancora riusciti a sbloccare”, ha poi ammesso. Quindi ha fatto sapere che nei prossimi giorni andrà in Germania e in Olanda: durante le missioni all’estero ha detto che parlerà “di tutti gli strumenti” finanziari compreso il Mes. “Ma – ha sottolineato – non è mio interesse sollecitare i colleghi a utilizzarlo”.
“Oggi il rapporto coi cittadini e le imprese è un percorso a ostacoli in cui finiscono impantanati cantieri e opere anche strategiche. Noi vogliamo rimediare a tutto questo. Offriamo una strada a un percorso a scorrimento veloce a tutte queste opere”. ”Avremo degli appalti più semplici e veloci, ci sarà l’affidamento diretto”.
“Italia deve correre ma nessuno spazio alla criminalità”
“Offriamo una strada a scorrimento veloce, un rapporto leggero a portata di click fra le persone e lo Stato. Alziamo il limite di velocità, l’Italia deve correre ma alziamo anche gli autovelox: non vogliamo offrire spazio a appetiti criminali che alterano la concorrenza e fanno guadagni indebiti”, dice il premier ricorrendo a una metafora.
“Cambiano norme appalti, ora opere possono partire”
“Gli appalti saranno più veloci – ha spiegato Conte – niente gara sotto i 150 mila euro, la soglia per l’affidamento diretto passa da 40 mila a 150: da oggi le Pubbliche amministrazioni saranno in grado di far partire le opere. Fino a 5 milioni non ci sarà il bando e la gara sarà negoziata.
E ancora sopra i 5 milioni la regola resta la gara ma con un’abbreviazione dei termini salvo ci sia causale Covid e in questo caso si procede con la procedura negoziata e gli inviti”.
“Abuso d’ufficio circoscritto, non lo aboliamo”
“Su abuso d’ufficio e responsabilità erariale – ha precisato il premier – abbiamo registrato larghissima convergenza e condivisione” agli Stati generali: “interveniamo circoscrivendo il reato di abuso d’ufficio, non lo aboliamo affatto, pretendiamo che ci siano violazione a specifiche regole di condotta perché scatti la fattispecie criminosa, non più di norme o principi generali”. Con il via libera al dl semplificazioni non ci sara’ alcuna promozione di condoni, “vogliamo solo un’accelerazione dei tempi” nelle valutazioni ambientali per non bloccare le opere.
(La Repubblica)