19 Novembre, 2024
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Bagarre al Senato, striscione contro Azzolina. Arcuri: ‘Serviranno 2 milioni di mascherine al giorno’

La Lega espone striscione con la richiesta di dimissioni della ministra che annuncia un piano di sicurezza e di formazione del personale scolastico.

Breve bagarre nell’aula del Senato dopo che alcuni senatori della Lega hanno mostrato in aula uno striscione con la scritta ‘Azzolina bocciata, commissariata va licenziata’. Lo striscione è stato esposto per pochi minuti al termine dell’intervento del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenuta per il question time e su cui la Lega aveva espresso la sua totale insoddisfazione, chiedendole di dimettersi. Subito dopo altri senatori si sono scagliati contro i leghisti perché uno di loro (dovrebbe essere Il leghista Stefano Lucidi) ha fotografato lo striscione prima che potessero intervenire i commessi parlamentari per portar via il lenzuolo. Poi i leghisti hanno lasciato l’aula. Ad accendere gli animi in Aula è stato soprattutto il fatto che il senatore Stefano Lucidi, passato a dicembre dal Movimento 5 stelle al gruppo della Lega, avesse scattato una foto dello striscione con il proprio cellulare. Contro di lui è allora partito il coro “Giuda! Giuda!”. Poco prima la senatrice leghista Valeria Alessandrini, che ha sottoposto l’interrogazione al ministro dell’Istruzione, le aveva chiesto le dimissioni: “Lei non è in grado di gestire la scuola in un’emergenza come questa. Non sarebbe stata in grado di gestire la scuola nemmeno in una situazione di normalità. Se ne è accorto anche il suo premier che l’ha voluta commissariare – ha scandito – Quindi ministro, le chiedo un atto di amore nei confronti della scuola: si dimetta dal suo incarico e lasci il suo posto a qualcuno davvero competente”.

“La stesura di uno specifico protocollo di sicurezza, sul modello di quanto già fatto per gli esami di Stato, accompagnerà l’avvio del prossimo anno scolastico.

Ci saranno appositi spazi di formazione per tutto il personale scolasticosulle tematiche digitali e sulla sicurezza”. Lo ha detto al question time il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “La dirigenza scolastica non è stata affatto lasciata sola a fronteggiare i problemi. E’ forte l’impegno del ministero, in tutte le sue componenti, anche periferiche, nell’affrontare insieme ai dirigenti scolastici, agli enti locali e agli altri attori istituzionali le criticità dei singoli territori e delle singole scuole, come sto direttamente sperimentando tramite la mia partecipazione ai singoli confronti regionali” ha detto al question time il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “La dirigenza scolastica non è stata affatto lasciata sola a fronteggiare i problemi. E’ forte l’impegno del ministero, in tutte le sue componenti, anche periferiche, nell’affrontare insieme ai dirigenti scolastici, agli enti locali e agli altri attori istituzionali le criticità dei singoli territori e delle singole scuole, come sto direttamente sperimentando tramite la mia partecipazione ai singoli confronti regionali”. Lo ha detto al question time al Senato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

 Sulla riapertura delle scuole interviene anche il commissario Arcuri. “Serviranno dieci milioni di mascherine al giorno.

Questa mascherine verranno distribuite e rese a disposizione gratuitamente del personale docente e non docente e degli studenti. Utilizzeremo una parte della produzione nazionale per garantire che dieci milioni di studenti abbiano tutti i giorni una mascherina gratis”. Lo ha detto il Commissario Arcuri nel webinar organizzato dal Centro Studi Americani, intervistato da Lucia Annunziata.  “Stasera emaniamo il bando per una procedura pubblica europea per acquistare 2 milioni di test sierologici da somministrare al personale docente e non docente prima della riapertura delle scuole. Per somministrarli ci avvarremo dei medici di famiglia, delle Asl e dei distretti sanitari. L’operazione verrà ripetuta nel corso dell’anno con delle cadenze in base all’evoluzione della pandemia” ha sottolineato Arcuri. E sulle mascherine Arcuri fa un mea culta: “Ho fatto un errore a fissare il prezzo calmierato delle mascherine troppo tardi, dovevo farlo prima. Ho cercato di arrivare prima ad una decisione straordinaria di trovare altre modalità di risolvere due problemi: mettere a disposizione dei cittadini le mascherine ad un prezzo normale e abbattere la vergognosa speculazione. Ma avrei dovuto fissare il prezzo calmierato delle mascherine prima”.

(Ansa)

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