Il capogruppo di Italia viva alla Camera in un’intervista a Repubblica: “Giuridicamente è una scelta pericolosa”
“Se in due anni si è rifatto il ponte e non si è fatta la revoca è perché giuridicamente questa scelta è pericolosa”. È l’opinione di Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera dei deputati, che in un’intervista a la Repubblica sostiene che la revoca della concessione ad Autostrade “espone gli italiani al rischio di un contenzioso miliardario”.
Peraltro, aggiunge, “creando incertezza sulla gestione della rete autostradale e sui posti di lavoro”. Quindi, sintetizza, “io sono perché chi ha sbagliato paghi” ma la sentenza, precisa, “la emetteranno i magistrati in tribunale, non i populisti su twitter”. Secondo Boschi Autostrade per l’Italia non vuole evitare la revoca, ma ha “tutto l’interesse di arrivarci per scatenare una guerra legale che durerà anni e si scaricherà sulle prossime generazioni”.
Poi Boschi chiosa: “Forse anche nel governo c’è chi la pensa cosi’: facciamo la revoca, tanto le penali le pagheranno i nostri nipoti.
Questo approccio è sbagliato. Serve serietà”. E se nell’ultimo mese Italia Viva ha salvato l’esecutivo al Senato almeno 4 volte, continua Boschi, “senza contare il salvataggio di Bonafede”, dunque, si’, oggi “il governo rischia, ma perché rischia tutti i giorni”.
Nel merito, precisa la capogruppo di Italia viva nell’Aula di Montecitorio, “a noi non interessa convincere i 5Stelle, nè siamo gli avvocati difensori dei Benetton”, tuttavia “in una società di libero mercato chi vuole che i Benetton se ne vadano deve convincerli a vendere, piu’ che inventarsi improbabili revoche” conclude Boschi.
(Agi)