Pronti i robot di Cina, Emirati Arabi e Stati Uniti
A partire dal 14 luglio, per il prossimo mese sono tre le missioni che si preparano a partire per Marte con altrettanti robot progettati per esplorare il pianeta rosso e scoprirne i segreti, compresi quelli dell’eventuale presenza di forme di vita passata e forse anche presente. Cina, Emirati Arabi Uniti e Stati uniti sono pronti a lanciare i loro veicoli, ognuna delle quali rappresenta un primato.
Grande assente è l’Europa, che non ha potuto approfittare della posizione favorevole del pianeta per lanciare il rover ExoMars 2020, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della russa Roscosmos, a causa di ritardi tecnici e dovuti all’emergenza Covid-19 e che dovrà perciò attendere il 2022, quando Marte si avvicinerà nuovamente alla Terra.
La prima in programma è ‘Hope’, in italiano ‘Speranza, la missione che segna il debutto su Marte degli Emirati Arabi Uniti
e il cui lancio è in programma il 15 luglio da Centro spaziale giapponese Tanegashima.
A fine luglio la Cina si prepara alla sua prima volta su Marte con la missione Tianwen-1,
che significa “Ricerca della verità celeste” e che nel febbraio 2021 prevede di portare un veicolo nell’orbita marziana e sul suolo del pianeta rosso un rover equipaggiato con 13 strumenti. Mai finora nessun veicolo spaziale cinese ha avuto un obiettivo così distante e l’obiettivo è studiare l’atmosfera marziana, la struttura interna e la superficie del pianeta, con una particolare attenzione alle tracce della presenza di acqua e a eventuali segnali di forme di vita.
Fra il 30 luglio e il 15 agosto, infine, sarà la volta di Perseverance, il quinto rover che la Nasa si prepara a mandare sulla superficie marziana.
La missione, il cui lancio è previsto dalla base dell’aeronautica statunitense a Cape Canaveral (Florida), dovrebbe arrivare a destinazione nel marzo 2021 per raccogliere i primi campioni del suolo marziano destinati a essere inviati sulla Terra, probabilmente entro il 2031
(Ansa)