14 Novembre, 2024
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Milioni di nuovo in lockdown, la retromarcia anche negli Usa

Oltre 573mila morti nel mondo. Oms: ‘Niente normalità a breve, tanti paesi verso la direzione sbagliata’. 

Milioni di persone di nuovo in lockdown per il coronavirus nel mondo.

 

Retromarcia anche negli Usa (altri 59mila casi in un giorno), dove gli Stati che stavano riaprendo sono costretti a chiudere di nuovo gran parte delle attività essenziali, a partire da California, Texas e Florida. Resta l’obbligo di mascherine in Francia e Gran Bretagna. Moschee chiuse in Iran.

Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus a livello globale ha superato quota 573mila:

è quanto emerge dal conteggio della Johns Hopkins University. I dati dell’università americana indicano che ad oggi i decessi nel mondo sono a quota 573.042. Allo stesso tempo, il numero dei casi – che ieri sera ha superato la soglia dei 13 milioni – è adesso a quota 13.103.290. Nel complesso, dall’inizio della pandemia sono guarite 7.257.369 persone.

L’America Latina ha superato gli Stati Uniti e il Canada per numero di morti da Covid-19 diventando la seconda regione più colpita al mondo dal nuovo coronavirus dopo l’Europa, secondo un conteggio dell’agenzia Afp.

OMS, troppi paesi nella direzione sbagliata

“Voglio essere schietto, troppi paesi vanno verso la direzione sbagliata”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto briefing con la stampa. “Il virus rimane nemico pubblico numero uno ma l’azione di molti governi e persone non lo riflette”, ha spiegato. “L’unico obiettivo del virus è trovare persone da infettare. Messaggi ambigui dei leader stanno minando l’elemento cruciale di ogni azione: la fiducia”, ha aggiunto. “Non ci sarà un ritorno alla normalità nell’immediato futuro. Ma c’è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite”, ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Si può fare e deve essere fatto. L’ho già detto in passato e continuerò a dirlo: non importa dove un Paese si trovi sulla curva epidemiologica, non è mai troppo tardi per agire”.

STATI UNITI – Gli Stati Uniti, il paese più colpito al mondo dalla pandemia di coronavirus, hanno registrato ieri 59.222 nuove infezioni in 24 ore, secondo il rapporto quotidiano della Johns Hopkins University. Il numero di casi confermati è di oltre 3,36 milioni e il numero di morti a 135.582 (411 in più in 24 ore). 

MESSICO

Il Messico ha registrato ieri 4.685 casi di coronavirus, un dato che porta il bilancio complessivo dei contagi segnati finora quota 304.435: allo stesso tempo, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 485, che hanno spinto il totale a quota 35.491. Lo ha reso noto il ministero della Sanità. Secondo i conteggi della Johns Hopkins University, il Messico è il settimo Paese con il maggior numero di casi a livello mondiale.  

INDIA

L’India ha registrato oltre 100mila casi in soli quattro giorni: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn.
Nelle ultime 24 ore nel Paese i contagi sono stati 28.498 ed i decessi 553, dati questi che portano i rispettivi bilanci a quota 906.752 e 23.727. E lo stato del Bihar ripristina il lockdown totale dal 16 al 31 luglio: lo ha annunciato il vice governatore Sushil Kumar Modi, dal suo account twitter. Il blocco, già parzialmente imposto in alcuni distretti, dovrà essere seguito strettamente in tutto il territorio, nel tentativo di bloccare la diffusione del Covid-19, che ha registrato un forte aumento nell’ultima settimana. 

RUSSIA

La Russia ha registrato ufficialmente 6.537 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, che fanno salire a 733.699 il totale dei contagi accertati nel Paese dall’inizio dell’epidemia. Lo fa sapere il centro operativo anticoronavirus, secondo cui nel corso dell’ultima giornata 104 persone sono decedute a causa del nuovo coronavirus e le vittime dell’epidemia sono in tutto 11.439. I guariti sono 2.960 nelle ultime 24 ore e 504.021 in totale. 

AUSTRALIA

Impennata in Australia dei casi di violenza domestica durante la crisi del coronavirus. Secondo una ricerca dell’Australian Institute of Criminology, fra febbraio e maggio il 4,6% di tutte le donne e l’8,8% delle donne in una relazione, hanno subito violenza fisica o sessuale da un partner. Il sondaggio su 15 mila donne è stato condotto a maggio. Per il 33% delle intervistate, è stata la prima volta nella relazione. Due terzi delle vittime riferiscono che gli attacchi sono cominciati e peggiorati durante la pandemia.

(Ansa)

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