La nidificazione è avvenuta sul litorale di Ugento. Si tratta del quarto nido di tartaruga Caretta caretta segnalato questa estate sulla costa jonica salentina: un segno che le Caretta Caretta si stanno spostando verso Nord.
Le tartarughe marine continuano a nidificare sulle spiagge salentine, malgrado queste siano molto frequentate dai bagnanti: l’ultima nidiata in ordine di tempo è avvenuta nelle scorse ore sul litorale di Ugento (Lecce), tra gli ombrelloni dello stabilimento balneare di un resort.
Si tratta del quarto nido di tartaruga Caretta caretta segnalato questa estate sulla costa jonica del Salento.
Venerdì scorso un’altra tartaruga aveva deposto le uova su una spiaggia poco distante, a Lido Marini, proprio mentre nelle vicinanze si svolgeva una festa. Il nido, come avvenuto per gli altri in precedenza, è stato recintato con una rete per garantire l’integrità delle uova fino alla schiusa prevista tra qualche settimana.
“Le Caretta caretta sono una specie in via d’estinzione,
un maggiore numero di nidificazioni rappresenta sicuramente un evento positivo”, ha detto all’AGI Giovanni Furii, responsabile scientifico del Centro di recupero Tartarughe Marine di Manfredonia, commentando la recente nidificazione sul litorale di Ugento. “Ultimamente stiamo assistendo a uno spostamento verso Nord – spiega l’esperto – il che rappresenta probabilmente una conseguenza dei cambiamenti climatici, per cui le Caretta caretta si stanno spostando verso latitudini maggiori, dato che l’aumento delle temperature rende disponibili nuovi siti per la specie destinati alla nidificazione”.
Il direttore scientifico del Centro di recupero sottolinea come l’aumento dei nidi in Italia rappresenti un aspetto positivo per la conservazione della specie. “Le Caretta caretta sono una specie attualmente protetta da diversi strumenti normativi, sia nazionali che internazionali – aggiunge Furii – e sono costantemente soggette a minacce di natura antropica, che vanno dall’inquinamento fino all’antropizzazione delle spiagge. Moltissime delle tartarughe che accogliamo nel nostro centro hanno ingerito plastica, il che rappresenta un grave problema non solo per le tartarughe, ma per tutta la fauna marina”
L’esperto precisa che l’aumento delle attività di monitoraggio sul litorale italiano sta favorendo l’individuazione di nuovi nidi,
sono infatti in corso osservazioni e indagini non solo istituzionali, ma anche su base volontaria, dovute a campagne di sensibilizzazione sull’argomento, che consentono ai ricercatori di individuare nuovi siti di nidificazione.
“Dalle informazioni di cui disponiamo attualmente, che derivano dal lavoro congiunto di diversi gruppi – aggiunge Stefano Di Marco, Project Manager Life Delfi presso Legambiente – i nidi sul litorale italiano sono circa 33: una decina in Sicilia, lo stesso numero sulla costa ionica della Calabria, 11 in Cilento, uno in Maremma, a Castiglione della Pescaia, e uno a Torvaianica, ma ci aspettiamo un aumento di questi numeri nei prossimi giorni. Ogni anno si scoprono infatti nuovi nidi, che fanno ben sperare per la conservazione della specie”.
(Agi)