18 Luglio, 2024
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Approvato un ordine del giorno in Regione Lazio: si dia piena attuazione della legge regionale n.5/2014 sulla gestione pubblica dell’acqua

Pubblichiamo un comunicato della consigliera regionale Silvia Blasi (M5s) che invita ad attuare la legge regionale di iniziativa popolare n.5/2014, di cui spesso abbiamo parlato su L’agone.

Si tratta di definire gli “ambiti di bacino idrografici”, in sostituzione degli attuali ATO, seguendo però i criteri proposti dal Forum nazionale dei movimenti per l’acqua: non più su base provinciale, ma tenendo conto della reale situazione idrogeologica del Lazio. I comitati per l’acqua hanno da anni presentato una proposta – poi assunta in una proposta di legge regionale presentata da tempo immemorabile – che prevede 19 ambiti di bacino, riducibili ad un numero inferiore ma non meno di una decina.
Perché è passato tutto questo tempo?

Il Forum e tutti i comitati l’hanno sempre detto: NON SI VUOLE SCALFIRE IL MONOPOLIO DI TIPO PRIVATISTICO DI ACEA!

 

Ecco la dichiarazione

 “Avviare un confronto con il forum dei movimenti per l’acqua pubblica e con i comitati per l’acqua pubblica, il cui costante impegno ha portato all’approvazione della legge regionale n.5/2014, principali portatori d’interessi sul territorio, e tener conto della loro proposta di individuare nuovi ambiti di bacino idrografici come previsto dalla normativa (articolo 17, commi 98 e 99 della legge regionale 9/17) definendoli entro e non oltre sei mesi così come già previsto dalla legge del 2014”.

Sono questi, in sintesi, gli impegni previsti dall’ordine del giorno al collegato al bilancio a prima firma della consigliera regionale M5S del Lazio, Silvia Blasi, approvato oggi in aula in consiglio regionale.

“Sono ormai passati sei anni da quando nel 2014 è stata approvata all’unanimità nel consiglio regionale del Lazio quella proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da 40mila firme di cittadini, 40 sindaci e 54 consigli comunali della nostra regione e di cui come MoVimento 5 Stelle sin da allora ci siamo fatti portavoce nelle Istituzioni, ma ad oggi – dichiara Blasi – ancora non sono individuati i nuovi ambiti di bacino idrografici, a cui invece si sarebbe dovuto provvedere entro sei mesi dall’approvazione della legge.

Poi, nel 2017, un’altra legge regionale ha stabilito per la giunta una nuova scadenza di 60 giorni ma, anche in questo caso, a nulla è servito. Si tratta di un provvedimento fondamentale per poter poi costituire le autorità dei rispettivi ambiti e avviare così una rete di gestione efficiente, equa e sostenibile sulla base di una mappatura di questa risorsa più rispondente alla realtà”.

“Con l’approvazione di questo ordine del giorno oggi in consiglio auspichiamo che la giunta regionale si attivi finalmente per attuare quanto stabilito dalla normativa e rispettare così gli impegni presi con la società civile”, conclude Blasi.

 

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