Sfogo amaro della sindaca della Capitale. “Io descritta come una svampita. Su di me, mero esercizio narcisistico di tiro al bersaglio”.
E invita i lettori della sua pagina a non insultare i giornalisti: “lavorano come noi, la risposta migliore è raccontare la verità”
“Non ci sto. Oggi ho letto un articolo di una incredibile violenza nei miei confronti: sono descritta come una svampita, una moderna Maria Antonietta che, mentre la folla urla per la fame e chiede pane, dà l’ordine di distribuire brioche. Una descrizione ingenerosa di Roma, frasi totalmente inventate e attribuitemi alla leggera, episodi decontestualizzati e ricostruiti goffamente ad arte per dare una sensazione di inadeguatezza”. Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi su Facebook commentando un articolo apparso oggi su un quotidiano.
“Ho deciso di replicare – prosegue – perché quell’articolo fa male alla città ed è scritto solo per distruggerne l’immagine. Non approfondisce alcun tema. Non analizza i fatti”.
Per la sindaca, “ È un mero esercizio narcisistico di tiro al bersaglio:
con molte imprecisioni raffazzona episodi diversi (alcuni li inventa di sana pianta) e li unisce tra loro in base ad una tesi precostituita come se si trattasse di modesto e presuntuoso libretto. Omette di raccontare cosa stiamo facendo, insieme ai cittadini, per riportare la legalità a Roma dopo le mangiatoie del passato culminate nell’inchiesta sul Mondo di Mezzo”
Virginia Raggi poi aggiunge: “Rivolgo un invito a tutti coloro che seguono la mia pagina o leggeranno questo post: non insultate in alcun modo i giornalisti. Sono delle persone che lavorano duramente come tutti noi. La risposta migliore – conclude – è sempre raccontare la verità”.
(Agi)