Nella sua corsa ormai soltanto contro i record, Lewis Hamilton si prende la pole numero 7 in Ungheria, come soltanto Michael Schumacher.
Per il britannico della Mercedes è la seconda partenza al palo di fila della stagione dopo quella di una settimana fa nel Gp di Stiria e la 90ª della carriera. Il 6 volte campione del mondo firma il record della pista in 1.13.447 (oltre un secondo in meno della pole 2019 di Max Verstappen) davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas (a +0.10.7) e leader del campionato. Per la Mercedes prima fila monopolizzata per la 65^ volta, eguagliato il record della Ferrari. “90 pole? Devo pizzicarmi per crederci” dice Hamilton appena sceso dalla macchina che ha definito la migliore mai avuta: “Non me ne rendo ancora conto, mi lascia attonito, lo devo alle persone che mi hanno aiutato a fare tutto questo. Valtteri non mi rende la vita facile, per batterlo bisogna fare il giro perfetto. Questa macchina? E’ speciale”. Specialissima, due frecce nere che, come dice Bottas, “sono molto avanti agli altri”.
Dietro ai due alieni, straordinaria seconda fila tutta Racing Point col canadese Lance Stroll (a +0.930) e il messicano Sergio Perez (a +1.098): le cosiddette Mercedes rosa
perché così somiglianti alla campione del mondo 2019, sono sotto indagine dalla Fia dopo la protesta della Renault che ha chiesta alla federazione di verificare la legittimità delle pantere rosa che montano anche il motore delle frecce. Stroll, il figlio del boss della sua squadra: “Sono molto felice, la macchina era davvero molto forte per tutto il week end, dovevo solo mettere insieme il giro che mi è sembrato perfetto. Sono molto soddisfatto, dovrò concretizzare in gara”.
Sebbene a oltre un secondo, riecco le Ferrari
che per la prima volta in tre qualifiche 2020 riescono entrambe a passare il turno conclusivo per giocarsi le posizioni in griglia e si piazzano quinta con Sebastian Vettel e sesta con Charles Leclerc, in terza fila. Alle loro spalle è solo 7° Max Verstappen che con la sua Red Bull l’anno scorso ha ottenuto la sua prima pole in carriera: “Qualcosa non sta funzionando, difficile capire, qualifiche deludenti” ammette l’olandese. Per le rosse un segno di risalita dal baratro in cui erano finite solo 7 giorni fa dopo il doppio ritiro causato dall’incidente innescato al primo giro dal monegasco, oltre ai problemi denunciati sia di motore che di aerodinamica. Seb: “Meglio rispetto ai week end precedenti, sapevamo che l’Austria non andava bene per noi coi molti rettilinei, qui ci sono molto più curve per recuperare e la macchina è meglio bilanciata. Per la gara? Si può sperare ma dobbiamo essere realistici, al momento non abbiamo il passo per dominare, la strategia delle gomme sarà importante così come anche il meteo avrà il suo ruolo”.
Charles: “Non è una pole ma quinti e sesti positivo, vedendo dove eravamo in Austria.
Ho fatto qualche errore ma domani è tutto da giocare soprattutto con la Racing Point perchè sul passo gara siamo abbastanza forti”. E sempre in vista della gara di domenica: “Io imparo dagli errori, domani sarò molto più tranquillo in partenza. Poi sulle gomme medie vedremo, normalmente sul long run le soft migliorano e speriamo sia il caso di domani”.
(La Repubblica)