Un incendio è scoppiato all’interno della storica cattedrale gotica di Nantes in Francia:
le fiamme sono state segnalate alle 7.45 e sono state domate intorno alle 10. Il procuratore Pierre Sennès ha aperto un’inchiesta per rogo “doloso”. Tre inneschi sono stati trovati in tre punti diversi all’interno della cattedrale: uno accanto al grande organo, gli altri due ai lati della navata. Secondo le prime ricostruzioni però, non risultano tracce di effrazione in corrispondenza degli ingressi.
I vigili del fuoco arrivati sul posto hanno dichiarato che “i danni sono concentrati sul grande organo, che sembra completamente distrutto” mentre la piattaforma su cui poggia “sembra sul punto di crollare”. I danni però, hanno fatto sapere, “non sono comparabili a quelli provocati dall’incendio che ha colpito due anni fa la cattedrale Notre-Dame di Parigi”. Il parroco François Reanaud, interpellato nel pomeriggio dai giornalisti francesi, ha confermato che “il grande organo
La cattedrale Saint-Pierre-et-Saint-Paul, costruita nel XVesimo secolo, è stata già parzialmente distrutta da un incendio nel 1972, provocato da un incidente durante dei lavori di riparazione.
Dopo il precedente incendio, sono stati necessari 13 anni per il restauro e la cattedrale di Nantes venne riaperta ai fedeli nel 1985. “Che tristezza vedere la storia che oggi si ripete” ha twittato il deputato della regione ed ex ministro Francois de Rugy. Nel 2015, sempre a Nantes, un incendio ha distrutto i tre quarti di un altro edificio religioso, la basilica di Saint-Donatien-et-Saint-Rogatien.
Il primo ministro francese, Jean Castex, si è recato a Nantes insieme ai ministri dell’Interno, Gérald Darmanin, e della Cultura, Roselyne Bachelot. “Voglio sapere quello che è successo”, ha detto ai giornalisti sottolineando che con la sua visita intende manifestare anche “la solidarietà agli abitanti di Nantes”. Da parte sua Macron ha twittato il suo “sostegno ai vigili del fuoco che si espongono a tutti i rischi per salvare questo gioiello gotico della città dei Duchi”.
Nel pomeriggio sono intervenuto anche i vescovi francesi:
“Un’inchiesta sarà necessaria”, si legge nella nota con quale si informa anche che il presidente Emmanuel Macron, da Bruxelles, ha sentito il presidente della Conferenza episcopale di Francia Eric de Moulins-Beaufort, “per esprimere la sua vicinanza e il legame che unisce la comunità nazionale con la comunità cattolica di fronte a questo nuovo dramma”. “Dopo l’incendio di Notre-Dame di Parigi nell’aprile 2019 e quello di questa stessa cattedrale di Nantes nel 1972, non è solo una parte dell’eredità religiosa che viene distrutta”, continuano i vescovi, “ma anche un simbolo della fede cattolica che viene danneggiato, ed è ferito il cuore di tutti coloro per i quali questi edifici sono luoghi di preghiera, rifugi spirituali, punti di riferimento per la loro fede”.
(Il Fatto Quotidiano)