La pandemia ha messo in ginocchio New York.
Secondo quanto scrive il New York Times la città che poteva vantare un record di 65 milioni di visitatori in un anno ora si trova alle prese della peggior crisi economica dagli anni ’70. Quei turisti spendevano circa 44 miliardi di dollari, denaro che serviva a mandare avanti la macchina degli hotel, della ristorazione, dei negozi, dei teatri e dei musei.
Anche con l’allentarsi delle misure restrittive per contenere il Covid-19 è improbabile che un numero così elevato di turisti torni nella Grande Mela in un imminente futuro, così le principali attrazioni della città si trovano a fronteggiare buchi in bilancio quasi senza precedenti.
Un esempio è la cattedrale di Saint Patrick sulla Quinta Strada. In una domenica tipica vedeva tra i suoi banchi fino a 15 mila fedeli mentre nel 2019 è stata visitata da oltre cinque milioni di persone. Ora la chiesa è quasi vuota e si trova con un ammanco in bilancio di circa quattro milioni di dollari. Come molte altre parrocchie Saint Patrick fa affidamento su donazioni o eventi di raccolta fondi per pagare lo staff.
Non se la passa meglio Broadway i cui teatri resteranno chiusi almeno fino all’inizio del 2021. Il sipario è calato lo scorso 12 marzo e si tratta del periodo di serrata più lungo della sua storia. Lo scorso anno Broadway ha registrato un record di presenze con incassi pari a un miliardo e 800 milioni di dollari. L’industria è una di quelle che ripartirà con le maggiori difficoltà perché si basa sulla presenza principalmente di turisti e over 65.
Anche lo sport arranca, il 23 luglio ripartirà la stagione del Baseball ma senza fans il che vuol dire che lo Yankee Stadium di solito con circa 40 mila spettatori a partita lascerà i commercianti a secco. Come se non bastasse New York è anche nella morsa di una crisi degli homeless e alla prese con l’aumento della criminalità. (ANSA).
(Ansa)