Nuovo tavolo di lavoro oggi in Comune per disegnare le modalità di riapertura dei plessi scolastici nel territorio di Bracciano. Al centro dell’attenzione nella fattispecie le modalità di gestione del servizio mensa, che presenta diverse difficoltà, soprattutto per quanto riguarda il plesso Tittoni dell’IC Bracciano. Infatti nella Tittoni dato il numero di alunni iscritti a tempo pieno, ad oggi si effettuano tre turni, con inizio alle 11.30. Garantire oggi il distanziamento a mensa dei bambini comporta che solamente 10 classi potrebbero usufruire del pasto a mensa, per le altre dieci bisognerebbe ricorrere al lunch box; situazione che comporta diverse problematiche, quali la sanificazione delle aule prima e dopo il pasto, le modalità di distribuzione dei pasti in aula e non ultimo il contenimento del costo del servizio mensa. Nel frattempo negli istituti scolastici del territorio si riorganizzano gli spazi interni. Nella scuola primaria di via principe di Napoli si riuscirà a mantenere tutti i bambini nello stesso plesso data la capienza delle aule, che misure alla mano, consentono di rispettare gli indici di affollamento; nelle ultime settimane le stanze sono state completamente liberate da molti arredi e materiali per recuperare più spazio possibile. Sempre per garantire i distanziamenti ed evitare assembramenti si lavora per organizzare entrate ed uscite scaglionate. Ma quelle che dovrebbe essere un’organizzazione chiara e precisa a circa quaranta giorni dalla ripresa delle lezioni è condizionato dal numero preciso di personale docente ed ATA, ad oggi non ancora assegnato e chiaro. La dirigente scolastica dell’Ic Bracciano, Lucia Lolli, dal canto suo ribadisce la volontà di garantire il tempo scuola richiesto dalle famiglie e di voler fare in modo che tutte le classi restino nella Tittoni. Il sindaco Armando Tondinelli, riguardo all’ipotesi di creare nuovi spazi nella caserma Enrico Cosenz spiega la non idoneità a livello di sicurezza dei locali in questione. Sono davvero tante le difficoltà poste alla scuola per ripartire in sicurezza, si deve disegnare una scuola nuova, con poche risorse, poche certezze e poco tempo.