24 Novembre, 2024
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Il compagno di Rocco Casalino vittima del trading online

Il lockdown, il trading online, la segnalazione all’antiriciclaggio: tre elementi determinanti per far riaccendere i riflettori sul portavoce della presidenza del Consiglio Rocco Casalino.

Protagonista della vicenda è il suo compagno, il trentenne cubano José Carlos Alvarez Aguila. Il quotidiano La Verità rivela che Alvarez è stato “segnalato” all’ufficio antiriciclaggio della Banca d’Italia dall’istituto presso cui ha aperto il conto corrente, dopo aver registrato una serie di pagamenti sospetti – in quanto ‘rilevanti’ rispetto al bilancio economico del cliente – verso alcuni siti di trading online.

L’argomento è spinoso e la Lega parte subito all’attacco con una interrogazione parlamentare ad hoc in cui si ipotizza, di fatto, che Alvarez abbia sfruttato, nei suoi investimenti, la circostanza che il suo compagno conoscesse in anteprima le decisioni del governo. “Chiediamo che si faccia subito chiarezza poiché, se la notizia fosse confermata, ci troveremmo di fronte a un’ipotesi di reato davvero grave rientrante nel novero degli abusi di mercato”, sottolineano i leghisti Giulio Centemero e Enrico Montani.

Nel pomeriggio, a parlare è direttamente Casalino: «Jose Carlos Alvarez è vittima del trading online.

Durante il periodo del lockdown, Alvarez è stato attirato da un sito di trading on line. Il call center di una società  ricollegabile al sito lo chiamava più volte al giorno fornendogli suggerimenti su dove e come investire, con la prospettiva di un guadagno facile e sicuro. La situazione è degenerata fino a sconfinare in un meccanismo simile a quello del gioco d’azzardo e della ludopatia, condizione che spiega il continuo passaggio in modo compulsivo di soldi  dal suo conto alla carta prepagata con cui faceva transazioni sul sito (da qui, presumibilmente, la segnalazione alla Banca d’Italia).
Alvarez è arrivato a perdere in solo 2 mesi 18mila euro dei suoi risparmi. Preciso che Alvarez non ha mai acquistato titoli italiani o collegati all’attività di governo. In alcun modo la mia persona è ricollegabile a questa sua attività. Infatti, non ero al corrente di quanto stesse accadendo né ho mai condiviso con lui informazioni riservate. L’unica informazione che avevo era che stesse seguendo un corso di trading online, che era diventata una sua passione, non che stesse consumando i suoi risparmi. Alvarez disponeva di 25 mila euro sul conto, chiesti alla banca come prestito per poter aprire un suo piccolo sushi bar. A questo progetto del sushi bar ero intenzionato a partecipare io stesso con un piccolo investimento. Opportunità, questa, accantonata a causa del lockdown e ora del tutto sfumata con le perdite avute con il trading on line. I trasferimenti di denaro dal mio conto al suo non hanno nulla a che vedere con il trading. Si tratta di piccole somme: parliamo di cifre pari a 20-30-40 euro, e rappresentavano il normale e quotidiano contributo alle spese di gestione della casa (spese alimentari, per la casa o per la cura del cane); o contribuivo  per aiutare sua mamma con massimo 100 euro diverse volte in un mese che lui girava tramite l’altra prepagata alla madre che vive a Cuba con soli 20 dollari mensili dati dal governo. Sono in possesso inoltre di tutta la documentazione che attesta quanto sopra. Anche alla luce della difficile fase della mia relazione con Alvarez, chiedo che venga rispettata la mia privacy»

(La Stampa)

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