Dal sogno realizzato in campo, da capitano della Reggio Audace, ad un nuovo obiettivo da realizzare lontano dal rettangolo verde.
La storia di Alessandro Spanò è davvero particolare. Appena una settimana fa il difensore della Reggiana guidava il suo club alla vittoria sul Bari nella finale dei play-off di Serie C e alla promozione nel campionato cadetto. Neppure ventiquattro ore dopo Spanò ha discusso la sua tesi di laurea in Economia Aziendale e Management, ricevendo anche i complimenti di Vincenzo Spadafora. “La sua storia può essere da esempio per tanti ragazzi”, ha osservato il ministro per le politiche giovanili e lo sport. E oggi la storia del capitano della Reggiana si è arricchita di un nuovo, particolare episodio.
Una settimana fa festeggiava da capitano il ritorno della sua Reggiana in Serie B dopo 21 anni, il mattino dopo aveva una corona d’alloro in testa per la laurea in Economia aziendale. Oggi l’annuncio che nessuno s’aspettava, neppure i compagni di squadra: “È il momento di prendere un’altra strada, che mi porterà lontano dai campi di calcio e verso un nuovo capitolo di questo gioco che è la vita. Forse sono un po’ matto, ma la ragione non ha sempre ragione”, ha detto davanti alle telecamere Alessandro Spanò. Al contrario di tanti ragazzini che sognano il pallone ma son costretti a studiare, a soli 26 anni appende le scarpette al chiodo nel momento più alto della sua carriera, con la Serie B davanti a sé, per scegliere la strada degli studi, presso una Business School internazionale a cui nei mesi scorsi era stato ammesso.
Le prossime trasferte di Spanò saranno a Shangai, Londra e San Francisco, le città in cui si svolgeranno i corsi della prestigiosa scuola che ha preferito a una vita da professionista del pallone. “Come nelle favole, è il sogno a dare forma al cammino dell’eroe. E tu sei il nostro”, è il saluto della Reggiana al suo capitano. Difensore centrale, ha passato sei anni a Reggio Emilia conoscendo pure la Serie D, e l’ha riportata in B dopo un’eternità, grazie anche al gol decisivo nella semifinale playoff col Novara di un paio di settimane fa. Ci aveva già provato nel 2015, la sua rete all’Ascoli al 92’ nel primo turno dei playoff di Lega Pro tenne in vita i gigliati che poi vinsero ai supplementari. Allora il cronista della tv del club gridò il suo nome per 16 volte di fila.
Un urlo che s’è concretizzato con cinque anni di distanza la scorsa settimana, vincendo la finale col Bari e finalmente trovandola, quella promozione.
Ma forse il ricordo più emozionante per Spanò è quello della mattina seguente, sveglia presto dopo la festa e via a laurearsi, con una tesi su “La democratizzazione degli investimenti”. E oggi ha comunicato a tutti la sua nuova strada, mentre a se stesso ha dedicato un post sui social. “Comincia un nuovo capitolo della tua vita, ma di questo non posso svelarti ancora molto. Vai a scoprirlo, come sempre con il cuore in mano, e lasciati guidare dal destino”.
(La Repubblica)