L’annuncio del ministro Patuanelli: garantiremo strumenti per l’attuazione degli incentivi ma evitando un indebito aumento dei costi a carico dello Stato. “La misura potrà proseguire con i soldi del Recovery Fund”
“Il decreto asseverazioni lo firmo oggi”.
Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, in audizione in Commissione bicamerale di vigilanza sull’anagrafe tributaria, in relazione alle disposizioni attuative delle misure sull’efficientamento energetico degli edifici, previste dal decreto Rilancio riferendosi in particolare al Superbonus del 110% . Il provvedimento mira a disciplinare le asseverazioni, cioè le dichiarazioni che devono essere sottoscritte dal tecnico abilitato per attestare che gli interventi di efficientamento energetico degli edifici rispondano ai requisiti tecnici fissati e che i costi siano congrui. Per quanto riguarda il decreto sui requisiti tecnici “la bozza ha subito un’accelerazione”, ha spiegato Patuanelli sottolineando che questo provvedimento è “il più importante”. La firma “avrà nelle prossime ore, i tempi non saranno lunghi ma non sarà domani”, ha sottolineato.
“Credo che sia evidente che il settore dell’edilizia è un settore trainante per la nostra economia, è fermo da più di 10 anni e ha pagato tutte le crisi che questo paese ha avuto negli ultimi 10-15 anni. Era giusto intervenire” con la misura del superbonus, ha detto il ministro.
“Prima del lockdown di marzo il tavolo dell’edilizia l’ho voluto fare al Mise, anche se non ha una competenza diretta perchè è più legato al Mit, ma l’ho voluto fare per dare un segnale di attenzione a un comparto industriale che ha grandi capacità di generare ricchezza e soprattutto di distribuirla”, ha spiegato Patuanelli. Il ministro ha inoltre sottolineato la necessità di “intervenire su quel settore con una norma di sistema e di prospettiva” – visti anche gli obiettivi legati al Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima – che “da un lato desse una scossa forte al settore edilizio e dall’altra consentisse ai cittadini di realizzare abitazioni più confortevoli, con un’efficienza energetica a livello di un paese come deve essere l’Italia”. Le modifiche fatte dal Parlamento al Dl Rilancio hanno portato “netti miglioramenti al testo”, ha voluto evidenziare poi il titolare del Mise ringraziando deputati e senatori per il lavoro svolto.
(Agi)