La decisione del governo, che ha chiesto ai gestori dei treni dell’alta velocità di mantenere i posti alternati, per il momento non ha influenzato la decisione di eliminare l’obbligo di distanza su tram e metropolitane
La nuova ordinanza emanata sabato dal ministro della Salute, che ripristina la regola che impone di viaggiare sui treni dell’alta velocità a posti alternati, almeno per il momento non influenza le decisioni della Regione in merito al distanziamento sui mezzi pubblici. Si potranno quindi continuare ad utilizzare il 100% dei posti a sedere e il 50% di quelli in piedi su autobus, tram e metropolitane. «In relazione all’ordinanza firmata ieri (venerdì, ndr) dal presidente della Regione Lombardia e in vigore da oggi (sabato, ndr), per quanto riguarda il trasporto pubblico locale – alla luce della nuova ordinanza emanata in data odierna dal ministro della Salute – Regione Lombardia, in attesa di valutare in maniera specifica e puntuale i contenuti di quanto previsto dalla nuova disposizione ministeriale e nell’ottica di un proficuo confronto da avviare in tempi rapidissimi con il Governo e con la Conferenza delle Regioni, conferma la propria ordinanza», si legge in una nota della Regione Lombardia.
«Le decisioni assunte venerdì dalla Regione – prosegue la nota
oltre a essere in linea con i risultati dei dati sanitari relativi alla Lombardia delle ultime settimane, puntano a un allineamento con quanto già posto in essere da tempo, in materia di trasporto pubblico locale, da Regioni confinanti con la Lombardia. Il tutto anche in un’ottica di dare la possibilità, a chi gestisce il trasporto pubblico locale, di programmare e “sperimentare” nuove azioni in vista della ripresa dell’attività scolastica di settembre». «Si ricorda, infine – conclude la nota – che in Lombardia per l’accesso al trasporto pubblico locale è sempre obbligatorio indossare la mascherina o indumenti idonei a coprire naso e bocca».
«Oggi, di fronte alle diverse ordinanze emanate negli ultimi giorni, i gestori del trasporto non sanno a quale doversi attenere»,
afferma il presidente di Agens (Agenzia confederale dei trasposti e dei servizi), Arrigo Giana. «Chiedo quindi formalmente al Ministero della Salute di voler chiarire quali siano le disposizioni sul distanziamento da rispettare per il trasporto pubblico». Agens ricorda in una nota che i mezzi di trasporto ferroviario e di trasporto pubblico locale attuano «rigidissimi protocolli di igienizzazione e sanificazione di tutti i convogli e di tutte le superfici di contatto, oltre naturalmente a mantenere l’obbligo dell’uso della mascherina».
(Corriere della Sera)