25 Novembre, 2024
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È riuscito l’ammaraggio della Crew Dragon. Tornano a terra gli astronauti dopo 64 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La navicella di Space X ha riportato sulla Terra Bob Behnken e Doug Hurley dopo 64 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. È il nuovo successo di Elon Musk, che ha aperto una nuova era nella storia dell’esplorazione spaziale

È riuscito l’ammaraggio nel Golfo del Messico della navicella Crew Dragon di Space X, che è rientrata sulla Terra insieme agli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley dopo essere partita lo scorso 30 maggio per la Stazione Spaziale Internazionale.

È un altro successo per Elon Musk, fondatore di Space X, che ha fatto atterrare una navicella spaziale in mare per la prima volta in 45 anni. Il progetto è fondamentale per le ambizioni di Washington di emancipare la propria corsa allo spazio dalla dipendenza dai russi, dopo essersi appoggiata per anni sulla Soyuz. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto “molto contento” su Twitter.

Il recupero degli astronauti

Dopo l’ammaraggio la capsula ha mostrato un galleggiamento regolare, senza squilibri che potessero far intuire lesioni. I vascelli di recupero hanno agganciato la Crew Dragon e, dopo aver verificato l’assenza di fughe di gas propellenti, hanno estratto i due astronauti. Behnken, uscito dal vettore per primo, ha sorriso e alzato il pollice su.

Dopo i primi controlli nell’area medica, gli astronauti saranno portati a Pensacola in elicottero per poi tornare al centro spaziale di Houston, dove verranno sottoposti a test approfonditi. Dopo 64 giorni nello spazio, ci vorranno diverse settimane perché completino il recupero fisico, visto il tanto tempo trascorso nella microgravità. La navicella invece verrà riportata a Cape Canaveral, da dove era partita, per essere ispezionata. Ci vorranno almeno sei settimane di controlli prima che la Crew Dragon possa essere autorizzata per un altro lancio a settembre.

Il nuovo successo di Musk

Per Elon Musk è un trionfo assoluto: la prima collaborazione della Nasa con un privato ha avuto un risultato impeccabile in ogni momento, dallo storico lancio, il primo dal territorio americano dal 2011, all’aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale, andato talmente liscio da non essere nemmeno avvertito dai due astronauti, fino allo “splashdown”.

Tra i tanti primati segnati dall’avventura spaziale del visionario imprenditore figura anche il Falcon Heavy. Il razzo che ha portato la Crew Dragon nel cosmo è stato utilizzato lo scorso 21 luglio per mandare in orbita un satellite militare sudcoreano. Non era mai accaduto che un propulsore venisse utilizzato per due missioni diverse a distanza cosi’ breve.

(Agi)

 

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