MILANO Con un blitz durante il consiglio di amministrazione, il governo ha chiesto a Telecom Italia di non approvare l’offerta vincolante ricevuta da Kkr, per vendere una quota di minoranza e senza governance di una parte di rete privata.
Con una lettera firmata dai ministri Gualtieri e Patuanelli, il cda ha discusso la proposta di un rinvio di un mese della discussione dell’offerta, e Kkr avrebbe acconsentito a tenere in piedi l’offerta per altri 30 giorni. Secondo indiscrezioni, il premier Giuseppe Conte avrebbe chiamato durante il consiglio di amministrazione usando termini molto persuasivi, per farlo desistere dal portare in votazione l’offerta di Kkr. In consiglio è ancora in corso e interpellata la società non è stato possible avere una risposta.
Pare che le diplomazie del premier, abbiamo raggiunto anche l’ambasciatore Usa, per rassicurazioni sull’operazione che sarebbe solo rinviata, in attesa di poterla costruire su altre basi per realizzare al rete unica insieme a Open Fiber.
Fatto sta che per un’azienda privata come Telecom Italia, che dal 1997 è in Borsa, si tratta di un ingerenza unica, anche se si trattasse di un semplice rinvio. Tanto più che le discussioni sulla rete unica tra Telecom e Open Fiber vanno avanti da mesi e nonostante le pressioni politiche e del Mef su Enel e Cdp (soci al 50% della societa della fibra), finora non c’è stato modo di fare passi in avanti in questa direzione
(La Repubblica)