Sei i morti registrati rispetto ai 10 di mercoledì. L’epidemia ha fatto in Italia oltre 35mila morti
Salgono ancora i contagi per coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, si sono registrati 402 nuovi casi, 6 in più di ieri, che fanno salire il totale a 249.204. In calo, invece, il numero delle vittime: 6 in un giorno a fronte delle 10 registrate mercoledì. Complessivamente, le vittime dall’inizio dell’epidemia sono 35.187
Monitoraggio,tendenza casi Covid è in aumento
Sebbene le misure di lockdown in Italia “abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione da SARS-CoV-2, al momento siamo in una situazione che mostra una tendenza in aumento: persiste, infatti, una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri”. Lo rileva il monitoraggio settimanale del ministero della Salute che riporta una analisi dei dati relativi al periodo 27 luglio – 2 agosto 2020, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020.
“Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti di quarantena,
anche identificando strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso”. “In caso contrario, nelle prossime settimane – si avverte nel Rapporto – potremmo assistere ad un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale”.
La situazione descritta nel report, relativa prevalentemente ad infezioni avvenute alla seconda decade di luglio 2020, “mostra segnali di allerta. Al momento – afferma il monitoraggio – i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e di mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento”.
Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, “sebbene non in una situazione critica, mostra sempre più dei segnali che richiedono una particolare attenzione: l’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 20/7-2/8) è stata di 5.8 per 100 000 abitanti, in aumento rispetto al periodo 6/7-19/7″.
Sono 12 le Regioni con l’indice Rt sopra 1,
secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute che riporta una analisi dei dati relativi al periodo 27 luglio – 2 agosto 2020, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020. Questa la rielaborazione del ministero della Salute che ha rettificato il dato precedentemente comunicato di 11 Regioni con Rt sopra 1. In particolare Rt più alto risulta in Sicilia (1.62), seguita dalla Provincia autonoma di Bolzano (1.43), e da Provincia autonoma di Trento e Veneto, entrambe con 1.28, Campania (1.25), Toscana (1.2), Liguria (1.16), Marche (1.13), Puglia (1.1), Lazio (1.08), Lombardia (1.04), Emilia Romagna (1.01). Tre le Regioni con indice Rt 0: Basilicata, Calabria e Molise.
“Con la Commissione europea stiamo lavorando per chiudere contratti con tutte le altre case farmaceutiche che sono al lavoro sui vaccini anti-Covid, e proveremo nelle prossime ore a livello di commissione Ue a chiudere altri contratti” per l’approvvigionamento di un futuro vaccino. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato. Il ministro ha inoltre rilevato come in questa partita “l’Italia non sta a guardare ma è in prima linea” e “ci auguriamo che nel giro delle prossime settimane possano esserci ulteriori risultati positivi”.
(Ansa)