18 Luglio, 2024
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Bielorussia, Lukashenko conquista il sesto mandato

Il presidente ha vinto le elezioni con l’80% voti. La principale rivale, l’ex insegnante di inglese,  Svetlana Tikhanovskaya, che si era candidata al posto del marito, il blogger Serghei Tikhanovsky, non è arrivata neppure al 7% dei voti

“L’ultimo dittatore d’Europa”, il presidente della Bielorussia, Alexandr Lukashenko, è stato rieletto con l’80% dei voti: lo dicono gli exit poll, non ancora i risultati ufficiali, ma la strada appare segnata. Una vittoria accompagnata dall’arresto di oppositori e giornalisti, dal blocco di Internet e sospetti di brogli. E da imponenti manifestazioni di protesta a Minsk.

Anche in serata, dopo l’annuncio dei primi risultati, ci sono stati arresti e scontri. Una situazione che adesso fa temere per la sorte di Svetlana Tikhanovskaya, la candidata dell’opposizione, che già sabato notte aveva lasciato il suo appartamento e non ha passato la notte in casa, dopo il fermo di diverse persone del suo entourage. Lei ha votato in un seggio di Minsk, acclamata dalla folla che le urlava, “Ben fatto Sveta”.

E in serata, dopo l’annuncio degli exit poll, si è detta convinta che “la maggioranza” dei suoi concittadini la sostenga: “Credo a quello che vedono i miei occhi e vedo che la maggioranza è con noi”.

Ma la repressione della polizia è già iniziata: sono state arrestate diverse persone dopo l’annuncio della schiacciante vittoria di Lukashenko.

Gli arresti sono avvenuti principalmente nella capitale, Minsk, ha riferito il portale Tut.by; il sito è uno dei principali media indipendenti in Bielorussia, ma è divenuto inaccessibile poco dopo la chiusura dei seggi elettorali. E ci sono stati scontri tra manifestanti e membri delle forze di sicurezza in Viale dell’Indipendenza e vicino l’obelisco della Fiamma eterna, nella capitale.

Lukashenko, 65 anni e al potere dal 1994, cercava un sesto mandato presidenziale: in oltre un quarto di secolo, ha consolidato un enorme potere e lo ha esercitato in questo voto nonostante le tensioni con il suo principale alleato, la Russia, sullo sfondo del disgelo con gli Stati Uniti (che oggi hanno inviato una seconda spedizione di petrolio per riempire il vuoto lasciato dal greggio russo).

Tikhanovskaya ha assunto la guida dell’opposizione a maggio dopo l’arresto di suo marito, Serghei Tikhanovsky, il blogger più popolare del Paese; ed è riuscita nelle ultime settimane a mobilitare centinaia di migliaia di persone in tutta la Bielorussia. “Il Paese non puo’ appartenere a una sola persona”, ha detto sabato promettendo di convocare, in caso di vittoria, elezioni autenticamente democratiche entro sei mesi.

I risultati del voto del voto, del resto, contrastano con il malcontento popolare causato dalla gestione di Lukashenko durante la pandemia di coronavirus,

che in Bielorussia conta quasi 70mila contagi e 587 morti. Una situazione a cui si aggiunge la stagnazione economica: la Banca Mondiale ha previsto una contrazione del 4%, il calo piu’ grande degli ultimi 25 anni .

Ma “Sasha, 3%”, come Lukashenko è stato ormai battezzato sui social network negli ultimi mesi a causa del basso livello di popolarita’ tra i bielorussi, sembra avercela fatta ancora una volta.

(Agi)

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