Non si balla in Piemonte, in Calabria e a Catanzaro
Mentre regna il caos ed è ancora in atto uno scontro fra governatori e governo sulle discoteche, prevale il “fai da te” in vista del Ferragosto. Con governatori e primi cittadini che fissano regole ad hoc, che variano da Nord a Sud nel Paese. Uno slalom per chi ama ballare, fra regole più o meno restrittive.
Per il Governo le discoteche aperte sono un serio rischio
Pareri discordi anche nella squadra di governo. Fonti di governo hanno fatto sapere noto che tenere le discoteche aperte «è un serio rischio», ricordando alla Regioni che l’esecutivo, anche nell’ultimo Dpcm, «ha sempre ribadito che le aperture non erano e non sono previste». Il ministro degli Affari Regionali potrebbe riconvocare i governatori sulla vicenda. In una intervista alla Stampa, Boccia ha dichiarato che «se i numeri non cambiano sarà inevitabile» chiudere i locali della movida. «La prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le regioni». Di parere opposto Pierpaolo Sileri, vice ministro alla Salute: al microfono di Radio 24 ha detto che «le discoteche possono rimanere aperte, con i numeri del contagio che abbiamo oggi. É chiaro che se si dovesse verificare un focolaio partendo da una discoteca, quella discoteca dovrà essere chiusa». Per la ministra del Lavoro TeresaBellanova è inaccettabile «riaprire le discoteche e infischiartene delle ricadute che avrà questa scelta».
Emilia Romagna, capienza al 50% e obbligo di mascherina
Ha optato per una stretta sulle discoteche l’Emilia-Romagna, per evitare il risalire dei contagi da coronavirus. Il presidente Stefano Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza che prevede il dimezzamento della capienza massima autorizzata. Il provvedimento stabilisce l’obbligo di indossare la mascherina sempre, anche durante il ballo (ammesso solo in piste all’aperto). Ilprovvedimento prevede la chiusura immediata del locale, senza alcun rinvio a ulteriori pratiche amministrative, se viene accertato dagli organi di vigilanza il mancato rispetto delle norme fissate dall’ordinanza.Il provvedimento è in vigore dalle 13 di Ferragosto, e vale per quelle all’aperto, visto che quelle al chiuso non hanno mai riaperto dopo il lockdown.
Stretta anche in Veneto
Una stretta arriva anche in Veneto. «È una misura – sottolineano il governatore veneto Zaia e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa . Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie all’impegno e lo sforzo di tutti». I due si sono rivolti «soprattutto ai giovani che nei giorni del lockdown e fino a oggi sono stati un vero modello di responsabilità e consapevolezza della situazione. Invitiamo loro e tutti gli altri appassionati a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni che vengono date e continuando ad avere comportamenti coerenti con la situazione». Per Zaia e Lanzarin, è comprensibile che si voglia stare insieme e divertirsi, soprattutto dopo le restrizioni degli scorsi mesi, «ma altrettanto lo è comprendere come basti poco creare assembramenti e situazioni che possono rendere inutile l’impegno di tutti e il lavoro dei nostri professionisti sanitari. Torneranno tempi normali – concludono – ma ora ci è chiesto di affrontare anche il divertimento con le giuste accortezze».
La Sardegna riapre anche sagre e feste
Dopo il via libera alle discoteche e ai locali notturni, seppure con rigide prescrizioni come i due metri di distanza in pista da ballo, il governatore della Sardegna Christian Solinas ha firmato una nuova ordinanza che consente lo svolgimento di sagre, fiere, feste paesane e processioni a cavallo esclusivamente in spazi all’aperto. Resta il divieto di assembramento e l’obbligo del distanziamento. Riprende anche l’operatività negli ippodromi.
In Piemonte si balla solo all’aperto
Sì al ballo, ma solo all’aperto anche in Piemonte. Il decreto regionale n. 85 stabilisce che l’apertura di sale da ballo, discoteche e locali assimilati sia consentita «con attività di ballo svolte esclusivamente in spazi esterni». E sono stati rafforzati i controlli in vista del Ferragosto.
Marche, confermate le discoteche all’aperto
Nelle Marche il governatore Luca Ceriscioli ha riconfermato con decreto l’apertura di sale da ballo e locali assimilati, solo all’aperto. La motivazione del provvedimento: «Nelle Marche non si sono verificati casi di contagi da coronavirus da contatti in discoteca o sala da ballo o locali assimilati, e si conferma il monitoraggio costante della situazione dei contagi in particolar modo in questi luoghi di svago e divertimento al fine di prendere eventuali provvedimenti restrittivi qualora vi fosse un aumento significativo di contagi».
In Calabria non si balla
La presidente della Regione Calabria Jole Santelli con un’ordinanza ha disposto la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, dalle sale da ballo alle discoteche, fino ai locali assimilati come i lidi balneari, all’aperto o al chiuso. La governatrice ha preso la decisione per evitare una risalita dei contagi. Il divieto dura fino al 7 settembre 2020, o a data antecedente qualora la curva dei contagi dovesse ritornare a un livello compatibile con un rischio basso di trasmissibilità del contagio.
Discoteche chiuse a Catanzaro
A Catanzaro chiuse tutte le attività di intrattenimento musicale, danzante e di spettacolo,discoteche, concerti e teatro dal vivo. Un’ordinanza del sindaco Sergio Abramo spiega che i nuovi casi di Covid-19 registrati nel territorio provinciale lo hanno indotto a predisporre la chiusura dei locali a scopo precauzionale. «Non c’è alcun motivo di allarmarsi – ha spiegato Abramo – questa ordinanza è un atto dovuto per ridurre le occasioni di assembramento e diminuire, di conseguenza, le possibilità di contagio».
(Il Sole24Ore)