1 Settembre, 2024
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Coronavirus, l’Europa torna a chiudersi

A Parigi obbligo di mascherina, vietato fumare all’aperto in Spagna, la Germania richiude le scuole. Nel mondo 21 milioni di contagi. In Argentina prolungato il lockdown per tutto il mese di agosto. Boom di casi in Corea del Sud, allarme in Iraq

Sono almeno 754.649 le vittime di coronavirus nel mondo, oltre 20,9 milioni i casi registrati. Gli Stati Uniti sono il paese con più vittime (167.253 morti) davanti a Brasile (105.463), Messico (55.293), India (48.040) e Regno Unito (41.347). Gli Usa hanno registrato 64.201 nuovi casi e 1.336 morti nelle ultime 24 ore, secondo il conteggio della Johns Hopkins University portando il totale a 5.313.055. Almeno 168.446 persone sono morte negli Usa dall’inizio della pandemia.

Parigi, esteso l’obbligo di portare la mascherina

La prefettura di Parigi ha esteso a nuovi quartieri della capitale l’obbligo di portare la mascherina per chi cammina in strada. L’obbligo, che vale anche per chi fa sport, scatta da questa mattina in gran parte della città, dagli Champs Elysees a Montparnasse, la zona del Louvre e il quartiere latino. L’obbligo era stato imposto a partire da lunedì in alcune strade della capitale, ma ora viene esteso a interi quartieri.  Nel tentativo di arginare il contagio da nuovo coronavirus, sono stati vietati anche i raduni di più di 10 persone.

Argentina, prolungato l’isolamento fino al 30 agosto

Il presidente argentino Alberto Fernandez ha annunciato una nuova proroga dell’isolamento nel Paese, che durerà fino al 30 agosto, sottolineando l’importanza di rispettare il distanziamento sociale e di fare attenzione per evitare la diffusione del coronavirus, che in Argentina ha registrato oltre 276 mila casi e 5.362 morti. Con la proroga, il capo di stato ha annunciato l’autorizzazione agli sport individuali nelle aree non colpite dai contagi, mentre i territori più colpiti torneranno alla fase 1 di stretto isolamento.

Iraq, allarme Msf per Mosul

Da un lato le conseguenze del conflitto finito tre anni fa che ha distrutto molte strutture sanitarie, dall’altro l’arrivo del Covid-19 in un governatorato di 3,5 milioni di abitanti dove si conta un solo letto d’ospedale ogni 3.000 persone. E’ la realtà della città di Mosul – descritta in una nota da Medici Senza Frontiere (Msf) – dove all’inizio di agosto il numero dei pazienti affetti da Covid-19 era 30 volte più alto rispetto ai mesi precedenti, mentre i casi in tutto l’Iraq sono passati dai 10 mila di inizio giugno ai più di 160 mila di oggi.

Boom di casi in Corea del Sud, nuove restrizioni

La Corea del Sud ha rafforzato le restrizioni per contenere il Covid-19 a Seul e nelle aree limitrofe, dopo aver registrato il maggiore incremento di nuovi casi su base giornaliera in più di cinque mesi. Le nuove misure prevedono restrizioni a raduni di persone e attività come lo sport professionistico, che tornerà a essere giocato a porte chiuse. La Corea ha registrato 166 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, il dato più alto dai primi di marzo e che porta il totale dei contagi nel Paese a 15.039 con 305 decessi. «La nostra principale priorità è contenere la diffusione del virus nell’area di Seul», ha spiegato il premier Chung Sye-kyun, avvertendo che la Corea del Sud si trova in un “momento critico”.

La situazione in Europa

Con i contagi in aumento, in Europa si corre ai ripari. La Spagna, che in 24 ore ha registrato quasi 3mila nuovi casi segnando il numero più alto da aprile, decide la chiusura dei locali notturni e il divieto di fumare per strada: ristoranti, pub e discoteche dovranno calare le saracinesche all’1 e non potranno più accettare clienti da mezzanotte; quanto alle sigarette all’aperto, autorizzate solo quando si potrà rispettare una distanza di due metri. Considerata la situazione, la Germania ha inserito la Spagna continentale e le Baleari (dunque compresa Maiorca) nelle zone a rischio, il che significa che chi arriva da lì dovrà sottoporsi a test del coronavirus e restare in isolamento fino all’esito: l’impatto si preannuncia consistente, visto che Maiorca è la destinazione turistica prediletta da milioni di tedeschi all’anno.

Come potrebbe finire la pandemia di Covid-19: tre scenari possibili

E migliaia di turisti britannici si stanno precipitando a tornare dalla Francia nel Regno Unito dopo che il governo di Boris Johnson ha deciso di imporre una quarantena obbligatoria di due settimane per chi arriva appunto dalla Francia. Il provvedimento, in vigore dalle 4 di sabato mattina, vale anche per gli arrivi da Olanda, Monaco e Malta, come pure dalle isole caraibiche di Turks e Caicos e di Aruba. Una decisione che non è piaciuta a Parigi: il ministro francese per gli Affari europei, Clement Beaune, ha espresso rammarico e promesso “misure reciproche”.

In Francia

 i contagi galoppano: nell’ultima settimana sono stati confermati oltre 10mila nuovi casi e Parigi e Marsiglia sono state dichiarate zone a rischio, il che consentirà alle autorità di imporre qui misure più severe. Oltre che il Regno Unito, la situazione francese preoccupa anche un altro vicino: la Germania. Le autorità tedesche del Baden-Wuerttemberg, infatti, hanno istituito un centro per test di coronavirus nella stazione di servizio autostradale di Neuenburg-Ost, vicino al confine francese con la città di Chalampe.

La Slovenia valuta restrizioni

In Slovenia nelle ultime 24 ore si sono registrati 32 nuovi contagi da coronavirus su 1.034 test effettuati. Il totale dei casi è ad oggi di 2.041 – riferiscono i media regionali. Non vi sono stati da ieri altri decessi, il cui numero è stato finora di 129. I pazienti in ospedale sono 16, tre dei quali in terapia intensiva. Dal momento che tanti dei nuovi casi di contagio riguardano persone di ritorno da vacanze in Croazia, le autorità non escludono restrizioni sugli arrivi dal Paese vicino.

(La Stampa)

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