27 Dicembre, 2024
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Spoleto, 25enne muore investito da un’auto dopo una lite in discoteca

Prima colpito da un pugno, poi investito da un’auto mentre era ancora a terra.

È la tragica sequenza degli ultimi istanti di vita di Filippo Limini, appena 25 anni di Spoleto, morto in un venerdì sera qualunque, nel parcheggio vicino alla discoteca di Bastia Umbra, tra Assisi e Perugia, dove il ragazzo aveva trascorso la serata del 14 agosto.

Una morte resa ancora più assurda dai futili motivi e a quanto pare dalla complicità dell’alcol, che secondo i primi accertamenti condotti dal sostituto procuratore Paolo Abbritti, che coordina le indagini, sarebbero stati l’innesco della rissa alla quale è seguita la tragedia. Secondo gli elementi raccolti dalla compagnia dei carabinieri di Assisi, comandata al tenente colonnello Marco Vetrulli, erano quasi le quattro del mattino quando all’esterno del locale è scoppiato un diverbio tra un gruppo di ragazzi di Spoleto, in trasferta per la vigilia di Ferragosto, e alcuni giovani residenti in zona. Tre di questi ultimi sarebbero saliti sull’auto, parcheggia là vicino, dopo aver sferrato un pugno al 25enne spoletino, che è stato poi investito dalla macchina che si allontanava. Per Filippo, che giaceva in una chiazza di sangue, i soccorsi non hanno potuto fare nulla.

A bordo dell’auto tre ragazzi di 18, 19 e 24 anni, di nazionalità italiana e origini albanesi, fermati e trasferiti nella serata di ieri nel carcere di Capanne, a Perugia,

con accuse che vanno dalla rissa aggravata dall’evento omicidio, all’omicidio preterintenzionale. I tre, secondo quanto raccontato al pm, non avrebbero contribuito a dare il via alla zuffa, ma sarebbero stati coinvolti a rissa già in corso. “Avevano difficoltà ad allontanarsi perché la loro auto era là in mezzo. Sono usciti dalla macchina quando due litiganti hanno battuto sul cofano ed è così che sono stati individuati come partecipanti alla rissa. I presenti hanno infierito sull’auto e uno dei ragazzi fermati ha raccontato di avere sferrato un pugno alla vittima. L’autista ha quindi cercato di allontanarsi, ma non si sono accorti di aver investito il ragazzo”, spiega l’avvocato Daniela Paccoi, che assieme a Delfo Berretti, Luca Maori e Aldo Poggioni difendono i tre giovani.

Il magistrato della Procura di Perugia ha sentito diversi testimoni, al fine di chiarire il quadro e la dinamica dei fatti. A due dei fermati sono stati sequestrati gli abiti indossati quella sera, per accertare l’eventuale presenza di tracce biologiche utili alle indagini. “Fondamentale sarà l’autopsia sul corpo della vittima, per fare luce sull’effettiva causa della morte e permettere l’accertamento delle responsabilità”, ha commentato l’avvocato Alberto Maria Onori, che rappresenta la famiglia della vittima 25enne. Per il legale sarà cruciale determinare se Filippo sia morto a causa dell’investimento o se lo fosse già prima, quando giaceva a terra, dopo essere stato colpito.

Cuori, stelline, ma soprattutto faccine che piangono raccontano sul profilo Facebook di Filippo Limini lo sgomento degli amici, che all’assurdità della sua morte in un venerdì sera qualunque, l’uscita di un locale, proprio non ci possono credere.

Il sindaco, Paola Lungarotti, e l’amministrazione comunale di Bastia si sono detti “vicini alla famiglia del giovane. Il dolore non lascia spazi a commenti o giudizi. Ora è solo dolore”. “Sconcerto e dolore” anche dal sindaco di Spoleto, Umberto de Augustinis, che ha definito l’accaduto “un episodio di insensata efferatezza che manifesta le possibili conseguenze di un clima di violenza diffuso e cieco”. Mentre di “imbarbarimento sociale” ha parlato il vescovo di Spoleto, Renato Boccardo durante l’omelia di Ferragosto.

(La Repubblica)

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