Cinzia Orlandi.
Era il 18 Agosto 1584 quando un contadino l Duomo trovò le Pale del Santissimo Salvatore, da allora anima, storia, arte e cultura della città di Bracciano. Ogni anno Bracciano celebra quell’evento e domenica 23 agosto il Santissimo Salvatore sarà ancora onorato, ma rinunciando alla processione e con un’organizzazione diversa. “Tenendo in grande considerazione le indicazioni del mondo scientifico e politico circa le restrizioni e le norme da osservare per evitare rischi di contagio”, spiega il parroco di Bracciano, Don Piero Rongoni “abbiamo scelto di celebrare la messa solenne, con il Vescovo Romano Rossi, all’aperto nel giardino comunale di via del Lago, alle 18.30, proprio per garantire il distanziamento e dare a tutti la possibilità di partecipare. In Duomo con il distanziamento sarebbero entrate 80 persone. Saranno presenti il coro parrocchiale, una rappresentanza dei portatori nel loro costume tradizionale, il popolo di Dio, oltre alle autorità civili e militari”. L’emergenza Covid quest’anno ha portato a ripensare molti momenti religiosi, spesso animati anche da aspetti più esteriori, come processioni o infiorate, su ciò il parroco dice: “Indubbiamente la dimensione “esteriore” di una fede ha sempre avuto la sua importanza: processioni, confraternite, addobbi e altarini ne sono solo una parziale evidenza. Il Covid ha sicuramente limitato tutto ciò, ma ci consente di portare avanti in un modo altro, i valori e la memoria dei nostri avi, che hanno avuto il merito di rendere bello e sano il nostro paese. Per noi cristiani, vivere la Pasqua con tutti i riti in questa forma nuova e inattesa, è stato doloroso, ma per assurdo ha fatto crescere e maturare la nostra fede. Così anche domenica prossima ci prepariamo a vivere in una maniera diversa, ma profondamente sentita, la solennità del Santissimo Salvatore. Spero in un’ampia partecipazione dei fedeli e della popolazione di Bracciano”.