21 Dicembre, 2024
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Dal 24 agosto , se positivi tampone entro 48 ore

A disposizione ci sono i 2 milioni di test sierologici. I prelievi, che restano volontari, devono concludersi 7 giorni prima dell’inizio dell’anno

Un passaggio intermedio fondamentale per la riapertura delle scuole passa dallo screening del personale scolastico. A disposizione ci sono i 2 milioni di test sierologici reperiti dal commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri. I prelievi, che restano volontari, partiranno il 24 agosto e dovranno concludersi 7 giorni prima dell’inizio dell’anno. E, dunque, il 7 settembre. In caso di positività, al massimo entro 48 ore andrà svolto il tampone. Lo ricorda una circolare del ministero della Salute che viale Trastevere ha inviato a tutti gli Uffici scolastici regionali. In attesa che sempre dalla Salute arrivi il documento operativo dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sulla gestione dei contagi nelle scuole.

Test sierologici al via

Nel ricordare che si parte il 24 agosto e si finisce il 7 settembre (per il personale già nominato; per gli altri si andrà oltre quella data ma bisognerà accertare la negatività al Sars-Cov-2 prima dell’inizio del servizio) il documento del ministero della Salute affida ai medici di famiglia il compito di effettuare il prelievo sui lavoratori della scuola che risultino tra i propri assistiti e abbiano deciso di sottoporsi allo screening. Per chi non dovesse avere il medico di base nel proprio domicilio lavorativo la competenza spetta al dipartimento di prevenzione della Asl.

Per assicurare una circolazione delle informazioni tempestive la circolare chiede a chi ha effettuato il test di comunicare il prima possibile le informazioni alla Asl, che poi le gira alla regione, che a sua volta le invia all’Iss. Attraverso il sistema tessera sanitaria i dati complessivi andranno comunicati anche alla struttura commissariale, che terrà il conto degli accertamenti effettuati.

La tempestività è tutto soprattutto in caso di esito positivo. Entro 24 o al massimo 48 ore il dipartimento prevenzione della Asl dovrà effettuare il tampone di controllo e, con cadenza giornaliera, comunicare i casi di positività alla regione che si raccorderà poi con l’Istituto superiore di sanità.

La gestione dei contagi

Una parola chiara su che cosa fare in caso di positività è attesa in un documento operativo che l’Iss sta mettendo a punto e che confluirà in una nuova circolare del ministero della Salute. In quella sede sarà sciolto anche il principale rebus che ancora circonda il ritorno in classe a settembre. E cioè quanti positivi servono per fare scattare il lockdown dell’istituto scolastico. In una bozza circolata di recente si diceva che non ne sarebbe bastato uno solo. Ma che il tema sia prioritario lo testimonia l’esempio tedesco. Con due scuole del Nordreno-Westfalia che, a due giorni dalla riapertura, hanno richiuso i battenti a causa del Covid-19.

(Il Sole24Ore)

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