Un treno della linea Lecco-Milano è deragliato questa mattina alle 11,59 nella stazione Fs di Carnate-Usmate, nella provincia di Monza e Brianza. Dalle prime informazioni del 118, sul posto con carabinieri e vigili, tre carrozze su sette del convoglio di Trenord si sono rovesciate invadendo anche la strada. Tre persone sono rimaste contuse: il macchinista, il capotreno e un uomo che era a bordo del treno. Secondo la prima ricostruzione il treno avrebbe percorso un tratto senza macchinista: secondo quanto appreso a Paderno d’Adda il personale era sceso per una pausa, quando il convoglio è partito da solo, viaggiando per quasi 10 chilometri senza guida. Per evitare il disastro, quindi, dalla centrale operativa si è preferito deviarlo su un binario morto. Come spiega la nota di Trenord, “Per cause da accertare, il treno 10776 si è mosso dalla stazione di Paderno senza personale a bordo (macchinista e capotreno). I sistemi di sicurezza dell’infrastruttura sono entrati subito in funzione e hanno instradato il treno verso il binario tronco della stazione di Carnate. E’ stata immediatamente istituita una commissione interna per chiarire cause e responsabilità, fra cui il comportamento dell’equipaggio”. La procura di Monza ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo.
Risultano tutti feriti non gravi, il passeggero ha rotto il vetro del finestrino per uscire e secondo le prime informazioni si è allontanato.
Il deragliamento è avvenuto in prossimità di uno scambio. Un vagone si è appoggiato al muro esterno che costeggia i binari. Sono in corso da parte di Trenord gli accertamenti sulle cause che hanno portato al deragliamento. Indaga la Polfer. La circolazione è interrotta tra Monza e Carnate Usmate.
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I vagoni deragliati sui binari: incidente ferroviario in Brianza
E’ deviato su un binario morto, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco e della polfer, il treno deragliato. Sul posto si vede come il treno, uscendo dai binari, abbia abbattuto il muro di cinta della stazione. Tanto spavento per gli abitanti e gli addetti dello studio medico adiacente al luogo del disastro. “Abbiamo sentito un boato e siamo usciti subito, pensavamo a un terremoto – racconta una dottoressa – per fortuna nessuno pare si sia fatto male”.
(La Repubblica)