Ne serviranno 11 milioni al giorno
l 14 settembre le scuole “riapriranno le scuole in sicurezza”. Lo assicura il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ospite di “Agorà estate” su Raitre. Per oggi è prevista la prima di una serie di riunioni del Comitato tecnico scientifico sulle misure da adottare in vista dell’inizio dell’anno scolastico. Il coordinatore del gruppo di esperti, Agostino Miozzo, ha ribadito a SkyTg24 che l’orientamento del Cts è mantenere le mascherine in classe a partire dai 6 anni: “Sopra i sei anni sarà richiesto, in Italia come in altri paesi, che ci imponiamo l’uso della mascherina e il distanziamento”. Secondo Miozzo ci sarebbe bisogno anche del ritorno del medico scolastico: “E’ una figura assolutamente necessaria: ricostituire questa figura storica può’ essere un aspetto positivo”.
“La ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre rappresenta una priorità assoluta per il Paese”,
si legge nel comunicato stampa del Comitato tecnico scientifico (Cts) arrivato poco dopo. “Per il raggiungimento di questo obiettivo stanno lavorando, sia i Ministeri dell’Istruzione e della Salute, sia il Commissario Straordinario per l’Emergenza, sia il Comitato Tecnico- Scientifico”.
Oggi si sono riuniti in un incontro in vista della ripresa confermando l’apertura delle scuole nella data pervista con il “necessario distanziamento interpersonale”. Ma non si fa alcun cenno al tema delle mascherine che invece il coordinatore del gruppo, Miozzo, aveva annunciato.
Si parla invece del lavoro per l’identificazione di spazi che possano aggiungersi a quelli esistenti, dell’acquisizione dei banchi (che arriveranno a partire dall’8 settembre e la cui distribuzione sarà completata nel mese di ottobre sull’intero territorio nazionale), dei percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti, nonché i movimenti all’interno degli istituti così da evitare assembramenti.
A breve dovrebbero essere resi noti i documenti “puntuali” che permetteranno ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti per l’emergenza COVID-19 di gestire nella maniera più efficace chiunque risulti essere contagiato.
“In quest’ottica, si è lavorato per un attivo coinvolgimento sia dei pediatri di libera scelta che dei medici di medicina generale”. Il Cts scrive infine che le preoccupazioni dei dirigenti scolastici per eventuali responsabilità non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020.
Gli esperti del Cts, da qui a metà settembre, torneranno a rivedersi per monitorare l’andamento dell’epidemia. Una delle ipotesi è che le decisioni vengano prese a ridosso del 14 del mese regione per regione, in base all’indice di contagiosità Rt. L’idea è basata sull’esperienza degli altri paesi. Si è osservato infatti che il successo della riapertura dipende molto da quanto il virus circola nella comunità. Se i numeri dell’epidemia sono alti, è più difficile che le misure di igiene e distanziamento da sole bastino a tenere il contagio fuori dalle classi.
(La Repubblica)