26 Novembre, 2024
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Coronavirus, caos sulla riapertura della scuola. Ricciardi: “Rientro a rischio”. Azzolina: “Nessun rinvio siamo pronti”

L’aumento dei contagi (642 i nuovi positvi registrati ieri in Italia) preoccupa in vista del rientro a scuola e delle elezioni.

Ma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina rassicura: “Nessun rischio per l’apertura dell’anno scolastico”. A dare l’allarme sulla curva epidemica del coronavirus era stato poche ore prima Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’Università Cattolica e consulente del ministero della Salute ospite della trasmissione di RaiTre Agorà. Per poi correggere il tiro, richiamato da una pioggia di commenti indignati (“Basta terorismo psicologico”). “Intendevo negli altri Paesi”, ha aggiunto in seguito Ricciardi liquidando la questione.

E’ tutto pronto, assicura il dicastero irremovibile sulla ripartenza in sicurezza del 14 settembre che, sottolinea il commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, “è necessaria non solo per il fine altissimo dell’istruzione ma anche perché è il primo ritorno collettivo alla normalità”. In realtà, Ricciardi ha soprattutto ribadito che abbassare la guardia ora può essere controproducente tra due o tre settimane per la diffusione dei contagi, rischiando così di mettere a repentaglio gli sforzi di contenimento post lockdown. Per frenare la pandemia, ha insisitito Ricciardi riguardo al voto del 20-21 settembre, “dobbiamo mettere sotto controllo questa curva epidemica che si è rialzata. Da noi si è rialzata poco. Ma in altri Paesi come la Spagna e la Croazia si è rialzata moltissimo. Ecco, in quei Paesi oggi non si potrebbe votare. In Italia ancora sì”.

“A maggior ragione – ha specificato Ricciardi – si potrà votare se tutte le fasce di età, specie quella tra i 20 e i 40 anni, rimodificano positivamente i propri comportamenti. Se questo viene fatto, sicuramente si potrà andare a votare e riprendere la scuola. Se invece questo non succede e la circolazione del virus riaumenta, ci troveremo nelle condizioni, come in altri Paesi, in cui queste attività sono messe a rischio. Speriamo di no”.

Lo si è visto dopo Ferragosto, con il ‘libera tutti’ delle serate brave. “L’aumento dei casi era prevedibile” – ha chiarito Ricciardi parlando delle discoteche – “vedendo le scene di assembramenti ed era prevedibile anche che avvenisse nelle fasce più giovanili che sono quelle che si sono esposte maggiormente al contagio. L’aumento è preoccupante ma siamo ancora nella possibilità di controllarlo”. E ha aggiunto: “Certamente si poteva fare di più: abbiamo sempre detto che le discoteche sono un ambiente incompatibile con l’epidemia, perché i giovani vanno ad ammassarsi, e infatti abbiamo visto scene di assembramento e queste scene le paghiamo. Così come le abbiamo viste anche nei bar e nei ristoranti. Quando la distanza di sicurezza viene abbassata siamo in grado di vedere dopo 7 giorni, 2 settimane, vediamo un aumento dei casi come sta sistematicamente avvenendo”.

Sardegna, 26 casi nel resort di Santo Stefano

Salgono a 26 i casi di positività all’interno del resort di Santo Stefano, dove 470 persone sono in quarantena dopo la scoperta di un caso di Covid-19, un addetto stagionale della struttura ricettiva. Al completamento dei tamponi, il sindaco della Maddalena Luca Carlo Montella fa sapere su Facebook che si tratta di 25 persone dello staff (di cui tre residenti alla Maddalena) e solo un turista, che si trovano in buone condizioni.

Scuola, il Veneto: no alle mascherine in classe

In pieno caos mascherine, il Veneto alza le barricate contro l’uso del dispositivo di protezione in classe. “E’ una tortura durante la lezione, in caso servirà nei luoghi di assembramento”, ha dichiarato l’assessora all’istruzione Elena Donazzan (FdI) contraria alle disposizioni del Cts e in sintonia con il governatore Luca Zaia. “Sono contrario a chiedere di indossare la mascherina ai bambini… 6 anni, 6 anni e un giorno, 7 o 8 anni non cambia, – ha detto Zaia – stiamo parlando di bambini che devono portare la mascherina 6 o 8 ore”. Ma se la mascherina è ancora al centro del dibattito, resta ferma l’indicazione del distanziamento, come ha ricordato Walter Ricciardi, con “deroghe verranno fatte solo temporaneamente”.

Test sierologici per il personale scolastico

Lazio e Toscana danno il via oggi ai test sierologici per il personale scolastico (docenti, educatori, bidelli) su base volontaria. I docenti si sottoporranno prima al test, e nel caso in cui risultino positivi agli anticorpi sviluppati con il coronavirus, dovranno effettuare un tampone. Il periodo tra uno e l’altro sarà considerato periodo di quarantena. Sono oltre 150 le persone coinvolte per eseguire i test nel Lazio, regione che ha registrato un boom di adesioni. “Ad oggi ci sono già 10 mila prenotazioni.”, ha detto il presidente Nicola Zingaretti in visita alla Casa della Salute di Torre Nova, a Roma, annunciando l’avvio della sperimentazione sull’uomo del vaccino previsto per lunedì all’ospedale Spallanzani. Più di 3 mila i volontari che si sono presentati per sottoporsi al test.

Malpensa, al via i tamponi

Al via oggi a Malpensa, tra polemiche e disagi per le code, i test per chi arriva dai Paesi a rischio: Spagna, Grecia, Croazia e Malta. I tamponi, già avviati da quattro giorni negli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino, vengono effettuati su prenotazione obbligatoria.

L’Oms: in Europa 17% dei casi

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità nella regione europea si registrano ad oggi 3,9 milioni di casi di Covid-19 che corrispondono al 17% del totale globale che si avvicina ai 22 milioni. L’epicentro della pandemia sono al momento le Americhe ma anche altrove emergono delle impennate di contagi. L’Oms nota inoltre che l’Europa “ha una sua traiettoria” nell’ambito della pandemia da coronavirus, e che “mostra una tendenza diversa rispetto al resto del mondo”.

(La Repubblica)

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