Il riconoscimento internazionale dell’Airport Health Accreditation a Fiumicino e Ciampino. Nel Lazio partiti anche i test per il personale scolastico. Zingaretti: “Scuola priorità vera”. Oggi nella regione 137 nuovi positivi, ieri erano 115
Primi in Italia ad aver avviato i tamponi rapidi all’interno degli scali e primi in Europa ad aver ottenuto, oggi, il riconoscimento dell’Airport Health Accreditation «per la salute e il benessere di viaggiatori e personale». Gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino segnano un punto in più nella lotta alla diffusione del Covid-19. Con quest’ultima menzione che «dimostra come i protocolli e le misure adottate al “Leonardo da Vinci” e al “G.B. Pastine” siano all’avanguardia nelle procedure di contenimento alla diffusione dei virus e rappresentino un esempio di best practice da seguire nel settore del trasporto aereo» come comunica la società Adr.
La valutazione
I due scali si piazzano così al primo posto all’interno dell’Unione Europea e al terzo a livello mondiale nella classifica dall’Aci, l’associazione internazionale che rappresenta oltre 1900 aeroporti, sulla base del programma che valuta quanto le misure sanitarie siano allineate con le linee guida Aviation Business Restart and Recovery e le raccomandazioni della Council Aviation Restart Task Force. La certificazione è stata ottenuta dopo la valutazione delle nuove misure e delle procedure sanitarie introdotte a seguito della pandemia. A Fiumicino e a Ciampino sono stati evidenziati, e premiati: la sanificazione e la rimodulazione degli spazi interni per garantire il distanziamento sociale indicato da apposita segnaletica, l’installazione di oltre 300 dispenser di gel igienizzante e di 100 termoscanner. E ancora la comunicazione al pubblico attraverso l’aggiornamento dei monitor di servizio e dei totem informativi in doppia lingua con i suggerimenti sui comportamenti da adottate nella lotta al Covid-19.
Le misure
«Siamo estremamente orgogliosi di questo nuovo risultato – ha commentato l’Amministratore Delegato di AdR, Marco Troncone – perché conferma il nostro impegno in un settore fondamentale, quello della salute, per noi prioritario che è stato già attestato lo scorso giugno dalla certificazione Biosafety Trust rilasciata, per la prima volta ad un aeroporto, dalla Rina Service. Sin dai primi momenti dell’emergenza Covid abbiamo messo in campo una serie di misure per fornire in tempi rapidissimi a passeggeri e dipendenti i massimi standard in materia di salute e igiene». Soddisfatto anche l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che parla di «biglietto da visita della città Capitale del Paese oggi più sicura». Nei giorni scorsi D’Amato aveva già sottolineato la “vittoria” della Regione Lazio sulla Lombardia affermando che «una volta tanto possiamo dire con orgoglio che Roma batte Milano ed è stata più efficiente per i test in aeroporto».
“Roma batte Milano”
Lo aveva fatto intendere anche quando si erano scatenate le polemiche in merito alla decisione di testare solo i lombardi nello scalo di Malpensa. «Non ci posso credere che siano state date disposizioni per eseguire i tamponi solo ai cittadini residenti in Lombardia – aveva dichiarato D’Anato -. Se noi applicassimo la stessa regola non avremmo individuato a Fiumicino una cittadina residente a Milano positiva asintomatica di rientro da Ibiza e che così avrebbe contribuito ad un diffusione del virus lungo tutto il tragitto di rientro a Milano o in altri luoghi della Penisola. I test che abbiamo fatto finora negli aeroporti di Roma riguardano per il 53% cittadini di altre regioni o di altri Paesi».
Non è la prima volta che si affilano le armi fra la Regione capitana dal dem Zingaretti e quella guidata dal leghista Fontana. Già lo scorso aprile in piena pandemia c’era stato un botta e risposta di fuoco per un presunto «caso Lombardia nelle Rsa del Lazio» rimarcato dal governatore lombardo durante un suo intervento a Radio Padania s rigettato dalla Pisana.
Test al personale scolastico
Oltre al primato dei test in aeroporto la Regione Lazio si può vantare anche di aver messo a punto, prima in Italia l’operazione Scuola Sicura avviata ieri, 20 agosto. Si tratta dei test di sieoprevalenza per i docenti e il personale scolastico. Alla vigilia erano già 10 mila le prenotazioni da parte degli insegnanti. Oggi è il presidente Nicola Zingaretti a fare il primo bilancio scrivendo sui social: «Scuola Sicura nel primo giorno abbiamo effettuato già i primi 1300 test al personale scolastico del Lazio. Avanti per riaprire in sicurezza il 14 settembre. La scuola è una priorità vera».
Il governatore aveva sottolineato che «la questione dei giovani è “la” questione italiana» anche in una regione come il Lazio alle prese con l’aumento dei contagi da movida e da casi di rientro in un’età che si è molto abbassata rispetto ai mesi scorsi. Ricordando che lunedì mattina 24 agosto sarà allo Spallanzani dove inizia la sperimentazione del vaccino italiano sull’uomo.
Intanto l’ultimo bollettino di oggi venerdì 21 agosto indica un decesso e 137 nuovi positivi (ieri erano 115). Di questi oltre la metà sono casi di rientro e oltre il 35% dalla Sardegna.
(La Stampa)