550 i cantieri privati avviati. A Natale i primi rientri
La nuova Amatrice non c’è ancora. Quattro anni dopo il sisma che rase al suolo il comune del Reatino, insieme ad Accumoli, che di quella terribile scossa fu l’epicentro, oltre a una larga parte delle loro frazioni, attende ancora la piena ricostruzione.
I cantieri e le gru ci sono, i lavori vanno avanti, ma percorrendo le strade di montagna che attraversano il territorio colpito dalla scossa del 24 agosto 2016, e dalle migliaia che ne seguirono, si è ancora costretti a fare i conti con una ferita non rimarginata. Anche se non c’è più il grosso delle macerie, alcune frazioni, ormai disabitate, sono rimaste tali e quali. Come se il tempo si fosse fermato quella notte, a memoria del dolore e della vastità del danno inferto dal terremoto alle comunità dell’Alto Velino. Un processo lento, quello della ricostruzione, che sembra ripercorrere una storia già vissuta, a poca distanza dal Reatino, al di là delle montagne di confine, a L’Aquila.
Per quanto riguarda la ricostruzione privata,
ha spiegato nei giorni scorsi, parlando dello stato dell’arte, l’assessore regionale alle Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino, “una più significativa accelerazione la stiamo registrando negli ultimi mesi”. Una spinta arrivata all’indomani di un’ordinanza del Commissario straordinario che nell’ultimo mese ha fatto registrare, solo nel comune di Amatrice, un incremento di circa 200 istanze di contributo (a copertura del 100% delle spese), a fronte delle circa 1.500 presentate in 4 anni. Stando ai dati della Regione Lazio, sono attualmente 550 i cantieri avviati per i quali sono stati concessi oltre 110 milioni di euro. Finanziamenti per ulteriori 55 milioni sono in fase di approvazione e serviranno a far partire, entro l’anno, altri 600 cantieri.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica,
sono in progettazione più di 120 interventi, per alcuni dei quali si stanno già avviando le procedure di gara per l’affidamento dei lavori. Come nel caso della ricostruzione dell’Ospedale Grifoni di Amatrice, in definizione in queste settimane. Altre 18 opere pubbliche, per 51 milioni di euro, partiranno entro l’anno. Tra queste c’è il centro di formazione professione e il cimitero monumentale di Amatrice, e lo chalet ‘Pantani’ ad Accumoli. Sono oltre 100, invece, gli appartamenti di edilizia abitativa, già ultimati o in fase di ultimazione, sempre ad Amatrice. Saranno consegnati ad altrettante famiglie entro Natale, una volta ultimati gli allacci alla rete fognaria e idrica. Per quanto riguarda il centro storico di Amatrice, il cuore antico della città che non c’è più, il Comune sta affidando l’incarico per la redazione del Piano di ricostruzione che riguarda anche le frazioni perimetrate. E’, invece, già in approvazione il Programma straordinario per la ricostruzione di Accumoli
(Ansa)