La società : “Incontro costruttivo: ci sono le basi per proseguire”. Il tecnico ha abbandonato Villa Bellini vicino Varese dopo il confronto con il presidente e l’intera dirigenza
«L’incontro di oggi tra il Club e Antonio Conte – rende noto l’Inter – è stato costruttivo, nel segno della continuità e della condivisione della strategia. Con esso sono state stabilite le basi per proseguire insieme nel progetto».
Questo l’esito del confronto durato poco più di tre ore, vicino a Varese, fra Antonio Conte e il presidente nerazzurro Steven Zhang, il tecnico ha lasciato da solo Villa Bellini e subito dopo la società ha emesso il comunicato della pace. Dopo le polemiche e le critiche alla società mosse dall’allenatore negli scorsi mesi – dalla sconfitta di Dortmund in Champions fino a quella con il Siviglia in Europa League – è arrivato il momento delle spiegazioni. L’arrivo del tecnico era avvenuto nel primo pomeriggio. Presenti in sede anche gli altri dirigenti societari gli ad Alessandro Antonello e Beppe Marotta, il ds Piero Ausilio e l’avvocato Angelo Capellini che per l’Inter si occupa della stesura dei contratti. Sul tavolo l’acquisto di giocatori importanti e un maggiore peso nelle scelte societarie. Non solo nel mercato, ma anche nella comunicazione e nella programmazione della stagione sportiva.
L’Inter, che ha ancora a libro paga Luciano Spalletti fino al 2021, non era disposta in ogni caso a esonerare Conte,
ma dal comunicato emerge una netta ricomposizione. Forte di un contratto che scadrà il 30 giugno 2022, l’ex ct avrebbe infatti diritto a quasi 48 milioni lordi. Ora, allontanata l’ipotesi di una successione con Max Allegri, i primi effetti della permanenza di Conte sembrano essere la conferma dell’intera prima linea societaria: Marotta, Ausilio e Lele Oriali, fedelissimo di Conte.
Il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria: “Villa Bellini è un luogo importante per la storia recente del calcio italiano. Leggenda narra che proprio qui si siano discussi passaggi importanti dell’affare Cristiano Ronaldo, quando Marotta lavorava alla Juve”
(La Repubblica)