27 Dicembre, 2024
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Roma, cresta sulla droga: rapiti e malmenati per giorni. in un casolare. La polizia salva due pusher

Sono stati sequestrati e picchiati dai grossisti di stupefacenti per i quali ‘lavoravano’. Protagonisti  una coppia del viterbese. La ragazza è riuscita a scappare dando così’ l’allarme. Fermato un egiziano, caccia al resto della banda 

Ai  gruppi  criminali  di Tor Bella Monaca non basta  più la manovalanza locale. Il potere è saldamente nelle mani dei boss del  quartiere,  con  un  capo  nei  diversi  palazzi  trasformati  in fortini  dello  spaccio di droga e vari  adepti.  Ma a “spingere  la roba” in strada c’è un esercito di manovali che vengono reclutati ormai anche in altri quartieri e fuori città. E per chi sgarra le punizioni sono terribili.

Proprio come è accaduto a una coppia del viterbese, sequestrata e seviziata. Una vicenda su cui stanno indagando  gli  investigatori  del  commissariato  Casilino  Nuovo, che hanno già sottoposto a fermo un 21enne di origini egiziane, accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione, e stanno dando  ora  la  caccia  agli  altri  sequestratori.

In  base  a  quanto appurato sinora dalla Polizia, un 28enne di Orte e una 27enne di Soriano  nel  Cimino da qualche tempo  aveva  iniziato a “lavorare”  per  una  banda  di  spacciatori  che  gestisce  una  delle piazze  di  spaccio  di  Tor  Bella  Monaca,  smerciando  cocaina  e hashish. Fin dall’inizio i grossisti si sarebbero però lamentati per i  mancati  introiti.  Sarebbe  cresciuto  il  dubbio  che  la  coppia facesse  la  cresta  sugli  incassi.

Troppo  poche  entrate  rispetto  ai quantitativi di sostanza stupefacente affidati ai due giovani. Il 21 agosto  è  quindi  scattata  la  vendetta.  Il  28enne  e  la  27enne sarebbero  stati  sequestrati  e  rinchiusi  in  un  garage  abbandonato di Valle Fiorita, dove il ragazzo è stato legato a una sedia con del  cellophane  e  picchiato, tanto  da  essere  stato  trovato  dagli investigatori con  diversi  lividi  sul  corpo.  Gli  aguzzini  hanno inoltre  ripreso  le  sevizie  con  un  cellulare,  per  mostrare  cosa accade a chi prova a fare il furbo.

Due giorni di violenze e poi, grazie a un attimo di disattenzione dei carcerieri, la ragazza è riuscita a fuggire e a chiedere aiuto.

Le ricerche effettuate dagli agenti  del  commissariato,  della  squadra  mobile  e  del  reparto volanti,  a  causa  della  scarsa  conoscenza  del  territorio  da  parte della vittima, sono state difficili, ma alla fine è stato individuato il  garage  abbandonato  e  liberato  il  28enne.

Gli  investigatori hanno  notato  un  ragazzo,  a  loro  noto  per  precedenti  indagini sullo  spaccio  nella  zona,  che  cercava  di  nascondersi  tra  la vegetazione e, intuendo un suo coinvolgimento nella vicenda, lo hanno bloccato, rintracciando la vittima. Il fermato è un 21enne di   origini   egiziane   appunto,   che   avrebbe   partecipato   al rapimento  e  che  ha  filmato  le  sevizie,  mostrando  alla  27enne  il video con l’avvertimento che quello era ciò che capitava a chi non rispetta le regoledel gruppo criminale.

All’indagato, rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, è stato quindi anche sequestrato il telefonino  contenente  il  video  incriminato.  Ora  gli  investigatori del   commissariato,   diretto  da   Michele   Peloso, dopo aver effettuato una  serie di perquisizioni  e  sequestrato  cocaina, stanno ascoltando altri testimoni, nel tentativo di bloccare subito gli  altri  sequestratori  e  smantellare  il  gruppo  criminale  che gestisce la piazza  di spaccio.   Un lavoro   portato  avanti   in costante contatto con la Direzione distrettuale antimafia di Roma. E la svolta dovrebbe essere vicinissima.

(La Repubblica)

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