23 Novembre, 2024
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Decreto Covid, Il governo pone la fiducia, ed è bagarre

Decreto Covid, 50 M5S alla Camera contro la proroga dell’intelligence.

Il governo pone la fiducia, ed è bagarre

Nel decreto Covid – che prolunga lo stato d’emergenza fino al 15 ottobre – c’è una norma che modifica la legge sui servizi segreti del 2007, prevedendo la possibilità di rinnovare per quattro anni gli attuali vertici di Dis, Aisi e Aise. Un articolo, secondo i rumors parlamentari, gradito al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Su questa norma oggi è esplosa una grana per il governo.

Cinquanta deputati M5S hanno sottoscritto un emendamento per sopprimere questo articolo (il decreto è al vaglio della Camera).

Una scelta interpretata da molti come una mossa per indebolire il premier, che ha mantenuto la delega ai Servizi. La prima firmataria dell’emendamento è Francesca Dieni, ma nella lista ci sono diversi esponenti di spicco del Movimento: Francesco Silvestri, Marta Grande, Vittoria Baldino, Luigi Iovine, e tutti i membri della commissione affari costituzionali e difesa. Esponenti di varie correnti M5S.

A questo punto però il governo – con il ministro per i rapporti con il Parlamento D’Incà – ha posto la fiducia sul decreto. Evidentemente temendo una saldatura della destra e dei dissidenti M5S nel voto in aula. Provocando l’indignazione delle opposizioni ma anche di parte della maggioranza. I vertici M5S avevano provato a far ritirare la proposta. Invano.

“La normativa che riguarda i Servizi, quindi la sicurezza nazionale, non riguarda alcuni o pochi ma tutti. Sono profondamente contrariata dal voto di fiducia e voglio che resti agli atti”, ha detto Francesca Dieni. Naturalmente la destra sfrutta l’occasione: “Mettono la fiducia perché si stanno scannando”, ha detto Salvini.

Di Maio: “Estraneo a emendamento su intelligence”

“Sono nuovamente costretto – ha precisato in una nota il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – a smentire retroscena fantasiosi secondo cui verrebbe attribuita al sottoscritto la paternità dell’emendamento M5S in materia di intelligence”.

“È assolutamente falso. Si tratta di una iniziativa del tutto estranea alla mia persona. E sia molto chiaro un messaggio: nessuno provi a tirarmi dentro giochini di Palazzo che non mi appartengono nella maniera più assoluta”.

(La Repubblica)

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