23 Dicembre, 2024
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Trump: “Agenti onesti lavoratori dello Stato”.

Trump in visita a Kenosha: “Agenti onesti lavoratori dello Stato”. Il sindaco? “Uno stupido”

WASHINGTON – Il presidente Donald Trump è arrivato a Kenosha, nel Wisconsin. Con lui anche il procuratore generale William Barr e il segretario ad interim della Homeland Security, Chad Wolf.

Dopo le critiche al primo cittadino della cittadina e al suo modo di affrontare le proteste, Trump ha rilanciato annunciando lo stanziamento di 4 milioni di dollari da destinare alle piccole attività danneggiate dai giorni di scontri e saccheggi da parte dei manifestanti, nel corso delle proteste seguite al ferimento di Jacob Blake, colpito alla schiena da un agente di polizia bianco e ora paralizzato dalla vita in giù.

Il presidente ha dato dello “stupido” al sindaco democratico di Kenosha, accusandolo di difendere gli “anarchici radicali”:  “Penso che molte persone che stiano guardando a quel che succede a queste città gestite dai Democratici e sono disgustate”, ha aggiunto il presidente mentre era in volo sull’Air Force One.

In ogni caso, Trump non ha intenzione di vedere la famiglia di Jacob Blake. Neanche il padre di Blake, Jacob Blake senior, vuole vederlo, non senza avvocato.

“La grande maggioranza dei poliziotti sono onesti servitori pubblici”, ha continuato incontrando gli esponenti delle forze dell’ordine e ricordando che a volte “qualcuno va nel pallone per decisioni difficili, che vanno prese in frazioni di secondi”. Circostanze che ha paragonato nuovamente a quelle dei giocatori di golf che perdono la testa e sbagliano una buca facile. “Noi amiamo le forze dell’ordine, la retorica contro la polizia è pericolosa”, ha aggiunto, denunciando che Kenosha “è stata devastata dalle rivolte”.

La difesa di Trump al 17enne che ha ucciso due persone

In mattinata aveva difeso le azioni di Kyle Rittenhouse, il 17enne dell’Illinois accusato di aver ucciso due persone martedì scorso durante le proteste e ha giustificato i gruppi di estrema destra che sabato hanno partecipato agli scontri a Portland (Oregon).

“Stiamo valutando le sue azioni – ha risposto a una domanda sul perché non ha condannato le azioni del giovane – ma avete visto il video. Lui stava cercando di scappare dai manifestanti, suppongo, ed è caduto e lo hanno attaccato molto violentemente. Probabilmente lo avrebbero ucciso”.

Il 17enne è attualmente rinchiuso nella prigione di Lake County e deve affrontare due capi d’accusa per omicidio e uno per tentato omicidio per le sue azioni a Kenosha, durante le proteste.

Il padre di Blake ha denunciato le minacce contro la sua famiglia e detto che non intende “fare politica” con la vita di suo figlio. Parlando alla Cnn, ha detto di aver dovuto accompagnare in ospedale l’altro figlio ventenne, perché “depresso” da quanto sta accadendo. “Ho ricevuto minacce e mio figlio ne sta soffrendo”, ha detto senza aggiungere particolari.

“Mi rattrista vedere come la gente non capisca la pressione a cui è sottoposta la mia famiglia”. E aggiunge: “Mio figlio, qualche settimana fa, andava in giro e rideva. Ora non può muovere le gambe”.

Il 17enne dell’Illinois, Kyle Rittenhouse, usando un fucile mitragliatore, ha ucciso due uomini e ferito un terzo, e ha poi attraversato lo schieramento della polizia senza essere fermato, salvo essere poi arrestato il giorno seguente in Illinois. Per Blake Sr. il caso di Rittenhouse, filmato mentre sparava e si allontanava indisturbato, mostra “che ci sono due tipi di giustizia, in netto contrasto, chiaramente visibili in video”.

Un video mostra Rittenhouse correre in un parcheggio a Kenosha, inseguito da un uomo bianco di 36 anni identificato come Joseph Rosenbaum, che ha lanciato quello che sembra essere un sacchetto di plastica ma non è riuscito a colpire l’adolescente, che in seguito gli ha sparato almeno cinque volte e lo ha ucciso. La caduta cui fa riferimento Trump sembra essere quella registrata in un altro filmato, quando Rittenhouse stava fuggendo mentre i manifestanti chiedevano il suo arresto perché aveva sparato a Rosenbaum. A quel punto l’adolescente è caduto e ha poi puntato il fucile contro coloro che lo stavano inseguendo, che hanno cercato di disarmarlo.

Uno dei manifestanti, il 26enne bianco Anthony Huber, ha cercato di colpire Rittenhouse con lo skateboard per prendergli la pistola, ma l’adolescente gli ha sparato al petto e lo ha ucciso; poi il 17enne ha ferito al braccio un terzo manifestante, Gaige Grosskreutz, che secondo i documenti del tribunale portava una pistola. Gli avvocati di Rittenhouse insistono sul fatto che l’adolescente, che è un sostenitore di Trump e ha partecipato a una delle sue manifestazioni a gennaio, ha agito per legittima difesa.

Manifestazioni pacifiche

Politici locali avevano chiesto a Trump di non andare a Kenosha, o perlomeno di rimandare la sua visita. Il presidente ha parlato delle proteste dipingendo una città nel caos. Da mercoledì scorso, in realtà, le manifestazioni sono state pacifiche. In precedenza c’erano state proteste degenerate in episodi di violenza. Ma la situazione è stata aggravata da dimostranti bianchi armati che martedì sera si sono riversati in strada – nonostante il coprifuoco – addirittura incoraggiati da alcuni agenti di polizia, finendo per scontrarsi con coloro che protestavano per il ferimento di Blake.

Il governatore del Wisconsin: “Presidente, non venga”

Il governatore del Wisconsin, il democratico Tony Evers, ha chiesto formalmente al presidente di non andare a Kenosha: “Sono preoccupato che la sua presenza non farà altro che rallentare il nostro lavoro per superare le divisioni”.

Biden andrà a Kenosha

Anche Joe Biden visiterà “appena possibile” Kenosha per mostrare “supporto alla polizia e alla guardia nazionale”. Lo ha annunciato Tom Perez, presidente del partito democratico, secondo cui la visita di Biden mira a calmare la tensione. L’ex vicepresidente, ha aggiunto, “vuole essere sicuro di riuscire a parlare a tutti”, incluse le famiglie dei due manifestanti uccisi nelle proteste. Il candidato democratico, in quello che forse è l’attacco frontale più netto e duro fino ad oggi, oggi ha detto: “Trump non vuole portare luce, vuole generare altra rabbia, sta alimentando la violenza nelle nostre città. Non può fermare le violenze perché per anni è lui che le ha fomentate”.

(La Repubblica)

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