18 Luglio, 2024
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Speranza: “Vaccino, prime dosi entro l’anno”

“Vaccino, le prime dosi entro l’anno”, annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa al Senato.

“Nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca, quel contratto parte esattamente dall’intesa fatta da Italia, Germania, Francia e Olanda con questa azienda. Stiamo parlando di un candidato vaccino, quindi c’è bisogno di tutta la prudenza del caso, ma in questo contratto c’è scritto che le prime dosi se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020”. Lo ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza, nell’informativa al Senato sull’attuazione delle misure anti-Covid.

“In questo vaccino l’Italia è protagonista, perché il vettore virale viene prodotto presso l’Irbm di Pomezia e perché l’infialamento avverrà preso la Catalent di Anagni”, ha aggiunto prima di ringraziare “uomini e donne del servizio nazionale. Il lockdown nel nostro Paese ha funzionato e il comportamento degli italiani, così come le decisioni del Governo, sono riusciti a piegare la curva e ci consegnano ancora un significativo vantaggio rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi europei”.

Nell’intervento ha parlato anche dei giovani: “Ho più volte teso la mano ai nostri ragazzi. Lungi da noi ogni forma di demonizzazione, ma dobbiamo chiedere loro di darci una mano. Continuano a essere uno strumento di diffusione del virus, i genitori e i nonni pagherebbero un prezzo molto più significativo”. Anche perché se da un lato c’è un fortissimo abbassamento dell’età dei contagiati, ora la media è sui 29 anni rispetto ai 61 di questo inverno, “l’orizzonte del governo è la riapertura di tutte le scuole a settembre, la ripartenza in sicurezza è il nostro obiettivo principale e non lasceremo soli i presidi: ci sarà presenza significativa e 11 milioni di mascherine al giorno”.

E a proposito di scuola e mascherine il ministro ha aggiunto che “che sono obbligatorie, a scuola si va con la mascherina. Ma dividiamo i momenti dinamici, in cui ci sono rischi concreti di contatti più ristretti tra studenti, e momenti statici, in cui lo studente è fermo, ha una distanza di almeno un metro dagli altri, in quel momento può essere abbassata. Questa misura può essere rivista in relazione alla curva epidemiologica, ma saranno le autorità sanitarie a valutare”.

Rispetto alla precedente informativa, ha aggiunto,  “il quadro epidemiologico europeo è significativamente deteriorato riscontrando una graduale salita del numero di contagi. Proporrò agli altri Paesi reciprocità nei controlli”.

Nella sostanza nel prossimo Dpcm confermeremo l’impianto generale” dell’ultimo Dpcm che è in scadenza il 7 settembre, ha detto il titolare della Salute. Si confermano le tre regole: uso corretto delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e il rispetto delle norme igieniche fondamentali a partire dal lavaggio delle mani. Sono tre pilastri veri e propri su cui tutta la comunità scientifica e internazionale è d’accordo”. “Non è materia di contesa politica, tre regole essenziali che ci devono accompagnare in questa fase di convivenza con il virus”, ha detto ancora Speranza. Inoltre, ha aggiunto in merito al ricongiungimento di coppie binazionali, “abbiamo probabilmente trovato una soluzione e il mio auspicio è che dentro questo Dpcm possa arrivare una risposta positiva a questa richiesta legittima che arriva anche da tante coppie che vivono il prezzo di una divisione da molto tempo”.

(La Repubblica)

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