24 Dicembre, 2024
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Aifa: “Anticipare vaccinazione anti influenza a inizio ottobre”

Intanto altri quattro studi clinici sui farmaci per il trattamento della malattia Covid-19 hanno concluso il processo di autorizzazione

L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco «raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre, e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione».

Intanto altri quattro studi clinici sui farmaci per il trattamento della malattia Covid-19 hanno concluso il processo di autorizzazione da parte della stessa Agenzia del Farmaco e del Comitato Etico unico nazionale. Da quanto si apprende sul sito dell’ente, in particolare, una sperimentazione riguarda ragazzi sotto i 18 anni. Il primo è uno studio di Fase 3, randomizzato e condotto in diversi centri di cura, per valutare l’efficacia e la sicurezza, in pazienti Covid-19 che presentano tempesta citochinica, del farmaco Ruxolitinib, un inibitore selettivo delle Janus Associated Kinases (JAKs), già autorizzato in Europa per altre indicazioni terapeutiche.

Il secondo studio autorizzato è uno studio volto a valutare la sicurezza e l’efficacia di remdesivir in partecipanti da 0 a 18 anni di età, affetti da Covid-19. Questo antivirale, come noto, lo scorso giugno ha già ricevuto dall’Agenzia Europea dei medicinali (Ema) la raccomandazione all’autorizzazione condizionata per il trattamento del Covid negli adulti e negli adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni) con polmonite che richiede ossigenoterapia. Il terzo è uno studio di fase 2, randomizzato in adulti ospedalizzati affetti da polmonite, basato sull’impiego di Opaganib, un inibitore dell’enzima sfingosina chinasi-2 (SK2), ancora in fase clinica di sperimentazione per diverse indicazioni oncologiche. Il quarto è uno studio di fase 3, anche in questo caso randomizzato e che coinvolge diversi centri, per valutare l’efficacia e la sicurezza di baricitinib, un altro inibitore delle Janus Associated Kinases JAK1 e JAK2, autorizzato in Italia per il trattamento dell’artrite reumatoide.

La rivista Lancet ha pubblicato oggi i primi dati sul vaccino russo Sputnik. Secondo quanto riportato dal gruppo di Denis Logunov, dell’Istituto nazionale di ricerca epidemiologica Gamaleya di Mosca, il vaccino avrebbe prodotto una risposta immunitaria in tutti i 76 volontari, adulti sani tra i 18 e 60 anni, coinvolti nelle fasi 1 e 2 della sperimentazione. I risultati, riferiti a due studi condotti tra il 18 giugno e 3 agosto, mostrano che il 100% dei partecipanti ha sviluppato anticorpi contro il virus SarsCov2, senza avere gravi effetti collaterali.

(La Stampa)

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