28 Dicembre, 2024
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“I tamponi uccidono, ci vogliono schiavi” ma nessuno li ferma

La follia negazionista

Raduno No Mask a Roma, la polizia non fa indossare le mascherine. Speranza: fanno rabbrividire

Negazionisti del Covid in piazza a Roma, gli interventi choc dal palco

«Guarda sta manica de cojoni!». Il baffuto signore in bicicletta passa sul lungotevere e fotografa così la piazza pochi metri più sotto. Vicino alla Bocca della Verità, meno di 2mila persone a sfidare il sole e non solo quello. Sopra il palco un grande striscione: «Noi siamo il popolo». Lo sforzo di non farsi condizionare dal giudizio dell’impietoso ciclista si infrange sulle prime parole che escono dalle casse: «Il campo magnetico terrestre sta cambiando – dice una signora – avverrà tra 2 o 3 anni, ma vogliono nascondercelo con il 5G».

Luca Bizzari dalla piazza dei negazionisti Covid ironizza in diretta Facebook: “Moriremo tutti e diventeremo cyborg col 5G”

 All’improvviso la interrompono: «Scusate c’è una signora che si sente male, c’è un medico presente?». In effetti c’è. Si chiama Pasquale Mario Bacco, medico legale e ricercatore, fa parte dell’associazione l’“Eretico”. Anche lei con i “no mask”? «Le mascherine vanno buttate – spiega – con questo caldo sono un terreno di coltura per i germi davanti a bocca e naso». Forse per questo nessuno la indossa, a parte giornalisti e operatori. Qualcuno, semmai, la brucia a beneficio di telecamera.

Negazionisti in piazza: mascherine date alle fiamme

 «Il criminale è lei che la mette – dice rabbiosa una signora – io devo rispettare la legge mica i decreti di Conte e Speranza». Difficile completare il ragionamento. «Se iniziamo a chiedere a tutti di mettere la mascherina qua scoppia un casino – allarga le braccia un poliziotto – per tutelare l’ordine pubblico dobbiamo tollerare la situazione». Ma i filmati di ieri sono al vaglio: nelle prossime ore i No Mask potrebbero essere multati. La manifestazione, comunque, era autorizzata, la piazza è stata chiesta dall’associazione “Popolo delle mamme”.

Covid, manifestazione negazionista a Roma: l’appello di Nonna Maura deI “Popolo delle mamme”

 Poi ci sono le “Madri in rivolta”, quelli che vogliono «salvare i bimbi dalla dittatura sanitaria», no vax assortiti, rappresentati sul palco dalla deputata Sara Cunial, ex M5S, nota per aver stracciato in aula i decreti di Conte. Fa un po’ la conduttrice dell’evento, è lei a presentare «Giuliano, papà di tre figli». Che però di cognome fa Castellino, leader romano di Forza Nuova, estremista di destra. Breve comizio, dice che gli piace «questa piazza apartitica, situazionista», che vuole combattere «il nuovo ordine mondiale». E detta l’inquadramento geopolitico: «I nemici sono Soros, Bill Gates, Obama e Clinton, gli amici dei popoli sono Trump e Putin». Il legame con il presidente americano è testimoniato da un paio di bandiere della sua campagna elettorale, da un cartello «Make Italy great again» e dalle parole di un eccitato italo-americano: «Ci seguono dagli Stati Uniti, ben 500 associazioni che sostengono Trump. Sono con noi!».

No-Mask: “La mascherina? Se non ci sono controlli al lavoro non la indosso”

 Con loro c’è anche un volto noto come l’attrice Eleonora Brigliadori: «Sono qui come italiana di fronte all’attacco alle radici costituzionali della nostra libertà – dice – Una politica che distrugge la vita attraverso vaccini, tamponi e limiti alla respirazione». Spicca un cartello con scritto «Tamponatevi il culo», poi lo striscione «A scuola no mascherine e no distanze». Lo mostra Claudio, cinquantenne agente di commercio arrivato da Milano: «Mio figlio ha 6 anni e mezzo e deve andare in seconda elementare, se glielo permettono».

I No-Mask: “Contrari alla scuola pubblica con i suoi divieti”

 Alessandra ha 39 anni, viene da Napoli ed è «disoccupata per colpa del Covid, il negozio dove lavoravo ha chiuso. Per una emergenza gonfiata. Tanta gente morta di cancro o di ictus spacciate per vittime di coronavirus». Le sue parole sono coperte dal grido «libertà, verità», qualcuno dal palco sta dicendo: «Scarcerano i mafiosi e mettono ai domiciliari un intero popolo». C’è chi vorrebbe piuttosto far arrestare Sergio Mattarella, «per aver abbandonato gli italiani». Mentre nonna Maura, una delle leader della protesta, è andata ad incatenarsi davanti al Quirinale, per parlare con il presidente. Fischi e buu accomunano il capo dello stato, Giuseppe Conte, Mario Draghi, Nicola Zingaretti e Virginia Raggi. Questi ultimi, il governatore e la sindaca, colpevoli di aver condannato la piazza negazionista. Lo fa anche il ministro della Salute Roberto Speranza: «Mi fa rabbrividire». E il premier Conte: «A chi pensa che il Covid non esista rispondiamo con i numeri: 135mila morti». Lapsus, sono 35mila. Assist involontario ai complottisti.

(La Stampa)

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Riportiamo breve commento de L’agone scritto su un precedente articolo

Siamo al delirio, al trionfo della stupidità umana, al disprezzo dei diritti di tutti di vedere garantita la propria salute.

E’ come il fumatore incallito, con il fisico indebolito e la mente obnubilata dalla nicotina,  che affronta a brutto muso chi chiede di non fumargli vicino con parole del tipo: “sei tu che ledi il mio diritto di fumare”.

Si vuole criticare il governo, a fondo? Chiunque ha il diritto di farlo.

Si vuole criticare questo o quel partito o rappresentante politico?: è un diritto inalienabile di ciascuno.

Ci si vuole suicidare? La legge lo vieta, ma è pur sempre una scelta che riguarda l’individuo.

Si vuole criticare la scienza? Certo che si puo’ fare, d’altronde solo gli sprovveduti, o chi ha altri interessi, si affidano ciecamente alla scienza e agli scienziati; non c’era bisogno di vedere le diatribe fra esperti di contagi per sapere che non esiste la “scienza esatta”.

Si può dire e fare tutto ricordando però almeno due cose secondo noi fondamentali:

  • i diritti di ciascuno si fermano dove iniziano quelli degli altri;
  • usare le bugie conclamate, o argomentazioni che propinano certezze inconfutabilmente assolute quando non lo sono, non aiuta le persone a ragionare con la propria testa, non aiuta quel “popolo” che si pretende di rappresentare” a conquistare spazi più ampi di libertà.

E’ questione culturale, di visione della società e di come la si debba “governare”.

(L’agone)

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