25 Novembre, 2024
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Assassinio di Willy, arresto confermato per i 4 sospettati.

 La madre dei fratelli: “Non sono mostri”

Tre restano in carcere, uno ai domiciliari. La fidanzata di Gabriele Bianchi, incinta al sesto mese: «Se ha sbagliato, è giusto che paghi. Il mio pensiero è per quel povero ragazzo e la sua famiglia»

Il gip di Velletri ha convalidato l’arresto per concorso in omicidio preterintenzionale per i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. L’accusa resta quella di omicidio preterintenzionale.

Omicidio Colleferro, il maggiore dei fratelli Bianchi: ”Marco e Gabriele non avrebbero mai preso a calci un ragazzino”

Intanto la madre dei due fratelli si prodiga in una difesa totale dei suoi figli: «Mi vergogno per gli assassini di Willy, ma i miei figli non sono i mostri che avete descritto e la piena verità su di loro verrà fuori. Devono pagare se hanno sbagliato, qualunque cosa hanno fatto, ma non per quello che non hanno fatto. La giustizia deve andare fino in fondo. Sono sicura che non sono stati loro a ucciderlo, una mamma certe cose le sa». Queste le parole di Antonietta Di Tullio al Corriere della Sera della madre di Gabriele e Marco, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro. La donna chiede di non giudicare i figli dalle foto: «Gabriele ha aperto un negozio di frutta, Marco aiuta nel ristorante di Alessandro, e dove c’è da dare una mano ci sono sempre. Li giudicate per come appaiono su Facebook ma quelle sono stupidaggini. La foto dietro le sbarre è dal parrucchiere “Capelli in gabbia” di Lariano, gli orologi che indossano valgono 200 euro».

Gabriele e Marco, prosegue, «hanno fatto a botte ma con gente come loro, adulti. Quella sera erano lì da pacieri, non se la sarebbero mai presa con un ragazzino». E poi: «Se penso alla mamma di Willy, sto male. Vorrei darle tutto il mio cordoglio, mandarle un abbraccio, ma a che servono le parole? So che la sua vita è distrutta e niente sarà più come prima».

A intervenire, in un colloquio con Repubblica, è anche Silvia Ladaga, compagna di Gabriele Bianchi: «La giustizia farà il suo corso e uscirà la verità. Se Gabriele ha sbagliato è giusto che paghi. Però deve essere appurato da un tribunale, non dalla stampa che ha già emesso sentenza di colpevolezza». C’è dolore per il ragazzo ucciso: «Il giovane Willy è la prima vittima di questa tragedia. Qualcuno può anche non credermi, ma è a lui e alla sua famiglia che va il mio pensiero. Come futura madre – dice la donna al sesto mese di gravidanza – non posso che pregare e piangere per lui. Porto nel grembo un bambino che, in questo mondo, può morire per un motivo futile e irrisorio come è successo a Willy. È un pensiero che mi terrorizza»

(La Stampa)

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