23 Dicembre, 2024
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Colpi proibiti al Tour, volata a Ewan, il Var punisce Sagan

Un’altra tappa decisa allo sprint e bis dell’australiano. I giudici retrocedono lo slovacco che si era fatto largo con i gomiti

Nell’undicesima tappa del Tour de France, successo in volata del piccolo australiano Caleb Ewan, già a segno in questo Tour a Sisteron, davanti a Sagan, Sam Bennett e Van Aert. Ma dopo il traguardo Sagan è stato punito dai giudici, supportati dal Var,  e retrocesso all’85° posto (l’ultimo del primo gruppo) per una gomitata e una spallata irregolari ai danni di Van Aert.

Nulla di cambiato nella classifica generale, sempre guidata dallo sloveno Primoz Roglic davanti al colombiano Egan Bernal. Restano in maglia verde Sam Bennett e in maglia a pois Cosnefroy.

Il Tour dice arrivederci all’Atlantico e si addentra verso Est, in direzione Massiccio Centrale. Partenza da Chatelaillon per puntare verso il Poitou Charente e arrivare a Poitiers, capitale della Regione, dopo 167 km. In teoria giornata adatta ai velocisti, con una sola côte di quarta categoria da superare, alta appena 106 metri. Purtroppo non ha potuto prendere il via Davide Formolo, che ieri cadendo si era fratturato una clavicola ma aveva lo stesso concluso la tappa.

Pronti via e c’è stata subito un’altra caduta: per colpa di un cartello segnaletico in mezzo alla strada, prima di una rotonda, sono ruzzolati a terra Lutsenko e Zakarin, senza gravi conseguenze. Subito dopo è andato all’attacco Matthieu Ladagnous della Groupama FDJ, che ha ben presto guadagnato 4’ con la complicità e il consenso del gruppo. Dal quale sono usciti all’inseguimento Naesen, Küng, Gogl, Pöstlberger, Stuyven e Van Aesbroeck, riassorbiti in fretta però dal plotone dei big.

Ladagnous ha insistito nella sua azione solitaria, considerata non pericolosa dal gruppo, intanto Sam Bennett si era aggiudicato il traguardo volante di Les Grands Ajoncs davanti a Morkov, Sagan, Trentin e Coquard: altri punti quindi per l’irlandese, sempre più leader nella classifica a punti per la maglia verde.

A 43 km dalla fine Matthieu Ladagnous si è arreso ed è stato ripreso dal gruppo. Di lì in poi sono state la squadre dei velocisti – in particolare Deceuninck, Jumbo Visma, Ag2r La Mondiale e Total Direct Energie – a dettare il ritmo e le strategie di corsa. Ai -29 km, nell’attraversamento di un centro abitato, sono finiti a terra 5-6 corridori, fra i quali ha avuto la peggio Ion Izaguirre, che è  stato costretto al ritiro. Malconcio anche Rojas, lui pure della Movistar.

A circa 6 km dal traguardo c’è stato lo scatto di Pöstlberger, raggiunto poi da Asgreen e Jungels. I tre hanno dato l’illusione di potercela fare, ma già prima del triangolo rosso dell’ultimo km il gruppo è tornato compatto ed è stata volatona. Van Aert lungo le transenne di destra si è portato in testa ai 200 finali ma è stato lentamente rimontato a sinistra da Ewan e Bennett, a destra e con qualche ruvidezza da Sagan.

Sul traguardo per pochissimo l’ha spuntata Ewan, al suo secondo successo in questo Tour, che ha preceduto Sagan, Bennett e Van Aert raccolti in meno di un metro.

Lo slovacco però aveva usato gomiti e spalle in modo irregolare e per questo motivo è stato retrocesso all’85° posto, l’ultimo del primo gruppo. Nell’ordine d’arrivo seguono Coquard, Venturini, M.Pedersen, Mezgec, Hofstetter, Naesen e Gibbons, 11° e primo degli italiani Matteo Trentin, solo 17° Viviani.

Classifica generale:
  • 1. Primoz Roglic (Slo);
  • 2. Bernal (Col) 21”;
  • 3. G.Martin (Fra) 28″;
  • 4. Bardet (Fra) 30”;
  • 5. N. Quintana (Col) 32”;
  • 6. Uran (Col);
  • 7. Pogacar (Slo) 44”;
  • 8, Adam Yates (Gbr) 1’02”;
  • 9. M.A. Lopez (Col);
  • 10. Landa (Spa) 1’42”;
  • 11. Porte (Aus) 1’53”;
  • 12. Mas (Spa) 2’02”;
  • 13. Mollema (Ola) 2’31”;
  • 14. Dumoulin (Ola) 3’22”;
  • 15. Carapaz (Ecu) 3’42”;
  • 16. Caruso st.

(La Stampa)

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